La Estorick Collection di Londra ospita “Alberto Burri: forma e materia” una mostra per molti ma non per tutti, dei molti fanno parte sicuramente gli appassionati di dipinti astratti, per tutti gli altri pero’, questa mostra sarebbe veramente un ottimo posto per iniziare a conoscere questo artista umbro dalle quotazioni record e dalla fama internazionale. Poco piu’ di una settimana fa, un’opera di Albero Burri (1915-1995), una plastica nera vulcanizzata su tela del 1965 dal titolo ”Nero Plastica”, e’ stata venduta ad un’asta di Sotheby’s a Londra per 2.057.250 sterline, ma il world record per Burri e’ stato registrato nell’Italian Sales di Sotheby’s a Londra nell’ottobre 2011: ”Combustione Legno” del 1957 e’ stata venduta per 3.177.250 di sterline.
E questa mostra londinese sembra proprio consacrare i grandi risultati d’asta ottenuti dalle opere di Burri sul suolo britannico, quaranta sono infatti le opere esposte che coprono tutto il percorso artistico del pittore dal 1946, quando di ritorno dalla prigionia bellica decise di abbandonare la professione medica per dedicarsi all’arte, fino all’anno della sua scomparsa.
Dal 13 gennaio al 8 aprile 2012 il museo di arte italiana moderna, ospita la prima retrospettiva dell’opera del maestro nel Regno Unito, curata dallo storico dell’arte Massimo Duranti.
Non erano mai state organizzate mostre personali di Alberto Burri in Gran Bretagna, nonostante sia considerato uno dei maestri indiscussi del XX secolo qualche anno fa Burri fu esposto alla Tate Gallery, ma solo insieme a Manzoni e Fontana, e per altro, con un numero molto limitato di opere.
Alberto Burri nasce a Città di Castello, ufficiale medico dell’esercito italiano nella seconda guerra mondiale viene fatto prigioniero nel 1943 in Nord Africa dagli Alleati e internato nel campo di Hereford,Texas. Qui inizia il suo percorso artistico, perché è proprio nel campo di prigionia che Burri comincia a dipingere utilizzando quel poco che aveva a disposizione.
Rapidamente, abbandono’ il figurativo, in favore di una sperimentazione concettuale e un approccio rivoluzionario e personale alla materia: accanto alla pittura infatti accostò materiali come sacchi, pietra pomice, sabbia, colla e catrame ed altro.
Opere ad alto valore espressivo oltre che estetico, il limite per i profani sarebbe di cercare di apprezzare le opere attraverso i suoi elementi aneddotici, narrativi o metaforici, ma Burri docet: ” Quello che ho da esprimere appare nell’immagine”.