Buona domenica?

Il cielo grigio, la strada bagnata dall’ultima pioggia, il freddo che persiste ancora oltre la meta’ di marzo non fanno di certo pensare che questa sara’ una buona domenica. Dato che le querce che lo delimitano non hanno ancora messo le foglie, dalla finestra di camera mia si vede un ampio scorcio di Manor Park: prati fangosi e distese di gialla erba secca. Forse uno dei parchi piu’ negletti di Londra. Qualcuno di voi, mettendo il naso fuori della porta, avra’ visuali migliori, altri ugualmente malinconiche o addirittura peggiori.
Forse proprio per questo credo che ci serva un bell’augurio di buona domenica. La primavera arrivera’ anche qui, magari non duratura ma almeno la assaggeremo, e a Dio piacendo la prossima estate non sara’ una stagione monsonica come la precedente. Riusciremo a goderci qualche giornata di timido sole e a toglierci di dosso giacche e maglioni di lana. E prima o poi torneremo a vedere stormi di uccelli che non sono ne’ corvi ne’ gabbiani, coi loro garruli versi. Chissa’ che il fatto che questa citta’ sia piena di uccelli neri e bianchi, che tra l’altro si disprezzano profondamente gli uni gli altri, non significhi qualcosa?
Be’, a questo punto, da sotto le coperte del mio letto (ma non per molto ancora, ahime’) auguro a tutti una buona domenica. E ricordiamoci che cio’ che veramente conta sono le persone che ci rimangono a fianco. Del resto anche su queste isole ci sono molti biancospini.