E qualcuno mi dice ancora che non dovremmo metterci a sparare

Se Riesci perfino a criticare uno dei maggiori e riconosciuti Politologi indipendenti, autore della politica della democrazia e profondo studioso delle costruzioni politiche dei movimenti e dei partiti, giudicando solo il fatto che ha scritto sul Corriere..l ( ti ricordo che l'unico giornale che non prende sovvenzioni statali è IL GIORNALE, dimmi che allora va bene.... ), non ci siamo...

prova a cambiare punto di vista. di roba su di lui ne ho trovata molta di piu' di quella elencata su wikipedia. ma nn ti sforzi di leggere fra le righe.

Cambia computer.... : https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Sartori_(politologo)

googleggi "giovanni sartori" e nn trovi niente, o forse troppo, che ti permetta di capire che tipo di persona sia. le alternative sono due: leggersi tutte le sue pubblicazioni uscite, mi pare, nel corso della storia di tutte le varie repubbliche italiane (chissa' xche' hanno cominciato a dire che ce n'e' piu' d'una quando ne' persone ne' modi di fare sono cambiati dall'epoca del gattopardo); oppure basarsi, per un giudizio, sul "da dove scrive". infatti scrive dalle colonne di un giornale che prende parte di quegli 850 ml di euro di finanziamento pubblico ai giornali. ovviamente questi finanziamenti servono a mantenere la pluralita' di informazione, quindi e' giusto che il gruppo rcs prenda 23 MILIONI E MEZZO di euro x sostenere la grande informazione libera che ci fornisce tramite il corriere della sera e la gazzetta dello sport. soprattutto la gazzetta, che tra l'altro e' l'unica cosa che gran parte della popolazione italiota legge e senza la quale sprofonderebbe nella piu' completa ignoranza. ma torniamo ai finanziamenti ai giornali, quei finanziamenti che secondo il PROGRAMMA del MOVIMENTO 5 STELLE devono essere aboliti, segno quindi di una politica "del disfare" invece che "del fare". io chiedo solo una cosa: ma se IO ti pago lo stipendio (dove IO sono i partiti) TU (dove TU sono i giornali e i giornalisti) devi scrivere quello che voglio IO, giusto? secondo qualcuno di voi le cose nn stanno cosi', i giornalisti obbligatoriamente iscritti ad un albo professionale creato da mussolini x controllarli possono veramente scrivere liberamente quello che vogliono? spiacente, ma il commento di un pennivendolo prezzolato nn lo ritengo degno di fiducia. e come dicevano i latini FIDEM QUI PERDIT, PERDERE ULTRA NIHIL POTEST. quello che mi rattrista e' che qualcuno ancora gli dia abbastanza fiducia da leggerli. ma forse e' perche' ancora ne hanno la convenienza.

Spalla del Corriere di oggi... Com'è liquido il Grillismo RADIOGRAFIA DI UNO STRANO PARTITO Com'è liquido il Grillismo Chiarisco subito: «liquidismo» è un termine che ricavo dal sociologo polacco Zygmunt Bauman che chiama liquide le società che cambiano troppo in fretta per restare solide. E comincio, qui, dal «partito liquido». Quando discettavo sui partiti e sistemi di partito (davvero parecchio tempo fa, il mio librone uscì nel 1976) i partiti liquidi non esistevano. I partiti importanti, allora, erano i partiti di organizzazione di massa (come i partiti comunisti, socialisti e religiosi). Poi la televisione divenne sempre più importante per la propaganda politica e così l'organizzazione divenne secondaria. A tal punto che da una ventina di anni parliamo del «partito leggero». Di leggero in leggero, siamo ora arrivati al «partito liquido» e persino alla cancellazione della parola partito. Secondo molti sondaggisti l'antipolitica, il rifiuto della politica, è ormai così profondo da costringere i partiti a non chiamarsi tali. Intendiamoci: anche se travestiti i partiti esistono e devono (dovrebbero) esistere. Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista. Io mi diverto ad azzardare previsioni. Su Grillo scrissi due editoriali nel settembre e ottobre 2007 nei quali notavo che il suddetto «entra in politica avendo prima creato una infrastruttura di supporto e di rilancio: internet, blog e una rete territoriale assicurata dai 224 meetups (gruppi di incontro) che in un giorno raccolsero 300 mila sottoscrittori per una legge di iniziativa popolare». Mica male, pensai. Ma la mia fu allora, ovviamente, una previsione prematura. Però oggi la «liquidificazione» della politica (vedremo alle prossime elezioni amministrative) riporta Grillo alla ribalta. Oggi, come allora, cinque anni fa, Grillo propone liste civiche spontanee «certificate» da lui (che alcuni sondaggi accreditano di percentuali alte al voto). E poi? E poi niente perché in ogni caso Grillo si dispiega soltanto nella politica che dico «orizzontale» che culmina nelle elezioni, ma non ha nessuna ricetta né comprensione sensata della politica «verticale» che partendo dalle elezioni deve creare, o anche ricreare ma pur sempre gestire, una immensa organizzazione gerarchica: appunto, lo Stato. Nell'orizzonte mentale di Grillo questo potere è tutto suo. Ma non perché Grillo voglia essere un dittatore. Per carità. È che Grillo, spesso efficace nel criticare, è incapace di progettare. Quando propone le cose che sarebbero da fare, il più delle volte propone assurdità o sciocchezze. Con Grillo la politica liquefatta ci riporta all'«infantilismo politico» del quale parlava Lenin. Dicevo che alle imminenti elezioni amministrative appariranno - si prevede - innumerevoli liste civiche, liste civetta e simili. Grillo, se ho capito bene, le «certificherà», dichiarerà se sono buone o cattive. O forse Grillo certificherà soltanto liste sue, liste di «grillisti». Vedremo. E vedremo a quel momento a che punto sia arrivata la «liquidificazione» della politica italiana. Giovanni Sartori 25 aprile 2012 | 7:59

ahahhaha divertente il pollice verso... questo fa capire che le informazioni valgono solo se quello che legge e' d'accordo...o e' schierato dalla stessa parte! poi ci si chiede perche' l'Italia va male... tutti dietro a qualcuno... che si chiami berlusconi/grillo/Guzzanti/Bossi/Travaglio etc etc... Andare a fondo delle cose, non fermarsi a quello che qualcuno dice o scrive, siate affamati di verita'... e cercate di capire veramente come funzionano le cose e chi c'e' dietro (non sempre si arriva in fondo, mettono un sacco di ostacoli per non farci capire...).

il punto e' che niente cambiera' fin quando nn avranno paura. ricordi le monetini a craxi? purtroppo gli italiani si fermarono a lui. forse gia' allora nn avevano abbastanza soldi...

Ahahh... Io leggo il disservizio e penso che è uno schifo... Ma poi collego questo articolo ad altro, e penso che è uno schifo.... Insomma, è uno schifo. ;)))

'sti cazzi! se i treni nn arrivano, nn arrivano neanche x chi legge in modo differente. quello tutt'al piu' sbaglia binario. ma un treno soppresso nn c'e' neanche x quelli al binario giusto.

Dipende da chi legge...

si che sono complottista, ma il punto focale era un altro.

Vero, ma che li stia sollevando per un motivo, no? Non eri tu il complottista? Comunque i problemi restano, e la nuova società di Montezemolo per i trasporti su rotaia anche... ;)))

fino a che nn tirano in mezzo gli illuminati era interessante. ma il punto del mio post era un altro. indipendentemente da chi lo abbia detto, i problemi esposti nel blog sono veri e rimangono.

https://www.disinformazione.it/beppe_grillo.htm le informazioni "societarie" riportate sono vere.

Se Riesci perfino a criticare uno dei maggiori e riconosciuti Politologi indipendenti, autore della politica della democrazia e profondo studioso delle costruzioni politiche dei movimenti e dei partiti, giudicando solo il fatto che ha scritto sul Corriere..l ( ti ricordo che l'unico giornale che non prende sovvenzioni statali è IL GIORNALE, dimmi che allora va bene.... ), non ci siamo...

prova a cambiare punto di vista. di roba su di lui ne ho trovata molta di piu' di quella elencata su wikipedia. ma nn ti sforzi di leggere fra le righe.

Cambia computer.... : https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Sartori_(politologo)

googleggi "giovanni sartori" e nn trovi niente, o forse troppo, che ti permetta di capire che tipo di persona sia. le alternative sono due: leggersi tutte le sue pubblicazioni uscite, mi pare, nel corso della storia di tutte le varie repubbliche italiane (chissa' xche' hanno cominciato a dire che ce n'e' piu' d'una quando ne' persone ne' modi di fare sono cambiati dall'epoca del gattopardo); oppure basarsi, per un giudizio, sul "da dove scrive". infatti scrive dalle colonne di un giornale che prende parte di quegli 850 ml di euro di finanziamento pubblico ai giornali. ovviamente questi finanziamenti servono a mantenere la pluralita' di informazione, quindi e' giusto che il gruppo rcs prenda 23 MILIONI E MEZZO di euro x sostenere la grande informazione libera che ci fornisce tramite il corriere della sera e la gazzetta dello sport. soprattutto la gazzetta, che tra l'altro e' l'unica cosa che gran parte della popolazione italiota legge e senza la quale sprofonderebbe nella piu' completa ignoranza. ma torniamo ai finanziamenti ai giornali, quei finanziamenti che secondo il PROGRAMMA del MOVIMENTO 5 STELLE devono essere aboliti, segno quindi di una politica "del disfare" invece che "del fare". io chiedo solo una cosa: ma se IO ti pago lo stipendio (dove IO sono i partiti) TU (dove TU sono i giornali e i giornalisti) devi scrivere quello che voglio IO, giusto? secondo qualcuno di voi le cose nn stanno cosi', i giornalisti obbligatoriamente iscritti ad un albo professionale creato da mussolini x controllarli possono veramente scrivere liberamente quello che vogliono? spiacente, ma il commento di un pennivendolo prezzolato nn lo ritengo degno di fiducia. e come dicevano i latini FIDEM QUI PERDIT, PERDERE ULTRA NIHIL POTEST. quello che mi rattrista e' che qualcuno ancora gli dia abbastanza fiducia da leggerli. ma forse e' perche' ancora ne hanno la convenienza.

Spalla del Corriere di oggi... Com'è liquido il Grillismo RADIOGRAFIA DI UNO STRANO PARTITO Com'è liquido il Grillismo Chiarisco subito: «liquidismo» è un termine che ricavo dal sociologo polacco Zygmunt Bauman che chiama liquide le società che cambiano troppo in fretta per restare solide. E comincio, qui, dal «partito liquido». Quando discettavo sui partiti e sistemi di partito (davvero parecchio tempo fa, il mio librone uscì nel 1976) i partiti liquidi non esistevano. I partiti importanti, allora, erano i partiti di organizzazione di massa (come i partiti comunisti, socialisti e religiosi). Poi la televisione divenne sempre più importante per la propaganda politica e così l'organizzazione divenne secondaria. A tal punto che da una ventina di anni parliamo del «partito leggero». Di leggero in leggero, siamo ora arrivati al «partito liquido» e persino alla cancellazione della parola partito. Secondo molti sondaggisti l'antipolitica, il rifiuto della politica, è ormai così profondo da costringere i partiti a non chiamarsi tali. Intendiamoci: anche se travestiti i partiti esistono e devono (dovrebbero) esistere. Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista. Io mi diverto ad azzardare previsioni. Su Grillo scrissi due editoriali nel settembre e ottobre 2007 nei quali notavo che il suddetto «entra in politica avendo prima creato una infrastruttura di supporto e di rilancio: internet, blog e una rete territoriale assicurata dai 224 meetups (gruppi di incontro) che in un giorno raccolsero 300 mila sottoscrittori per una legge di iniziativa popolare». Mica male, pensai. Ma la mia fu allora, ovviamente, una previsione prematura. Però oggi la «liquidificazione» della politica (vedremo alle prossime elezioni amministrative) riporta Grillo alla ribalta. Oggi, come allora, cinque anni fa, Grillo propone liste civiche spontanee «certificate» da lui (che alcuni sondaggi accreditano di percentuali alte al voto). E poi? E poi niente perché in ogni caso Grillo si dispiega soltanto nella politica che dico «orizzontale» che culmina nelle elezioni, ma non ha nessuna ricetta né comprensione sensata della politica «verticale» che partendo dalle elezioni deve creare, o anche ricreare ma pur sempre gestire, una immensa organizzazione gerarchica: appunto, lo Stato. Nell'orizzonte mentale di Grillo questo potere è tutto suo. Ma non perché Grillo voglia essere un dittatore. Per carità. È che Grillo, spesso efficace nel criticare, è incapace di progettare. Quando propone le cose che sarebbero da fare, il più delle volte propone assurdità o sciocchezze. Con Grillo la politica liquefatta ci riporta all'«infantilismo politico» del quale parlava Lenin. Dicevo che alle imminenti elezioni amministrative appariranno - si prevede - innumerevoli liste civiche, liste civetta e simili. Grillo, se ho capito bene, le «certificherà», dichiarerà se sono buone o cattive. O forse Grillo certificherà soltanto liste sue, liste di «grillisti». Vedremo. E vedremo a quel momento a che punto sia arrivata la «liquidificazione» della politica italiana. Giovanni Sartori 25 aprile 2012 | 7:59

ahahhaha divertente il pollice verso... questo fa capire che le informazioni valgono solo se quello che legge e' d'accordo...o e' schierato dalla stessa parte! poi ci si chiede perche' l'Italia va male... tutti dietro a qualcuno... che si chiami berlusconi/grillo/Guzzanti/Bossi/Travaglio etc etc... Andare a fondo delle cose, non fermarsi a quello che qualcuno dice o scrive, siate affamati di verita'... e cercate di capire veramente come funzionano le cose e chi c'e' dietro (non sempre si arriva in fondo, mettono un sacco di ostacoli per non farci capire...).

il punto e' che niente cambiera' fin quando nn avranno paura. ricordi le monetini a craxi? purtroppo gli italiani si fermarono a lui. forse gia' allora nn avevano abbastanza soldi...

Ahahh... Io leggo il disservizio e penso che è uno schifo... Ma poi collego questo articolo ad altro, e penso che è uno schifo.... Insomma, è uno schifo. ;)))

'sti cazzi! se i treni nn arrivano, nn arrivano neanche x chi legge in modo differente. quello tutt'al piu' sbaglia binario. ma un treno soppresso nn c'e' neanche x quelli al binario giusto.

Dipende da chi legge...

si che sono complottista, ma il punto focale era un altro.

Vero, ma che li stia sollevando per un motivo, no? Non eri tu il complottista? Comunque i problemi restano, e la nuova società di Montezemolo per i trasporti su rotaia anche... ;)))

fino a che nn tirano in mezzo gli illuminati era interessante. ma il punto del mio post era un altro. indipendentemente da chi lo abbia detto, i problemi esposti nel blog sono veri e rimangono.

https://www.disinformazione.it/beppe_grillo.htm le informazioni "societarie" riportate sono vere.

Se Riesci perfino a criticare uno dei maggiori e riconosciuti Politologi indipendenti, autore della politica della democrazia e profondo studioso delle costruzioni politiche dei movimenti e dei partiti, giudicando solo il fatto che ha scritto sul Corriere..l ( ti ricordo che l'unico giornale che non prende sovvenzioni statali è IL GIORNALE, dimmi che allora va bene.... ), non ci siamo...

prova a cambiare punto di vista. di roba su di lui ne ho trovata molta di piu' di quella elencata su wikipedia. ma nn ti sforzi di leggere fra le righe.

Cambia computer.... : https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Sartori_(politologo)

googleggi "giovanni sartori" e nn trovi niente, o forse troppo, che ti permetta di capire che tipo di persona sia. le alternative sono due: leggersi tutte le sue pubblicazioni uscite, mi pare, nel corso della storia di tutte le varie repubbliche italiane (chissa' xche' hanno cominciato a dire che ce n'e' piu' d'una quando ne' persone ne' modi di fare sono cambiati dall'epoca del gattopardo); oppure basarsi, per un giudizio, sul "da dove scrive". infatti scrive dalle colonne di un giornale che prende parte di quegli 850 ml di euro di finanziamento pubblico ai giornali. ovviamente questi finanziamenti servono a mantenere la pluralita' di informazione, quindi e' giusto che il gruppo rcs prenda 23 MILIONI E MEZZO di euro x sostenere la grande informazione libera che ci fornisce tramite il corriere della sera e la gazzetta dello sport. soprattutto la gazzetta, che tra l'altro e' l'unica cosa che gran parte della popolazione italiota legge e senza la quale sprofonderebbe nella piu' completa ignoranza. ma torniamo ai finanziamenti ai giornali, quei finanziamenti che secondo il PROGRAMMA del MOVIMENTO 5 STELLE devono essere aboliti, segno quindi di una politica "del disfare" invece che "del fare". io chiedo solo una cosa: ma se IO ti pago lo stipendio (dove IO sono i partiti) TU (dove TU sono i giornali e i giornalisti) devi scrivere quello che voglio IO, giusto? secondo qualcuno di voi le cose nn stanno cosi', i giornalisti obbligatoriamente iscritti ad un albo professionale creato da mussolini x controllarli possono veramente scrivere liberamente quello che vogliono? spiacente, ma il commento di un pennivendolo prezzolato nn lo ritengo degno di fiducia. e come dicevano i latini FIDEM QUI PERDIT, PERDERE ULTRA NIHIL POTEST. quello che mi rattrista e' che qualcuno ancora gli dia abbastanza fiducia da leggerli. ma forse e' perche' ancora ne hanno la convenienza.

Spalla del Corriere di oggi... Com'è liquido il Grillismo RADIOGRAFIA DI UNO STRANO PARTITO Com'è liquido il Grillismo Chiarisco subito: «liquidismo» è un termine che ricavo dal sociologo polacco Zygmunt Bauman che chiama liquide le società che cambiano troppo in fretta per restare solide. E comincio, qui, dal «partito liquido». Quando discettavo sui partiti e sistemi di partito (davvero parecchio tempo fa, il mio librone uscì nel 1976) i partiti liquidi non esistevano. I partiti importanti, allora, erano i partiti di organizzazione di massa (come i partiti comunisti, socialisti e religiosi). Poi la televisione divenne sempre più importante per la propaganda politica e così l'organizzazione divenne secondaria. A tal punto che da una ventina di anni parliamo del «partito leggero». Di leggero in leggero, siamo ora arrivati al «partito liquido» e persino alla cancellazione della parola partito. Secondo molti sondaggisti l'antipolitica, il rifiuto della politica, è ormai così profondo da costringere i partiti a non chiamarsi tali. Intendiamoci: anche se travestiti i partiti esistono e devono (dovrebbero) esistere. Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista. Io mi diverto ad azzardare previsioni. Su Grillo scrissi due editoriali nel settembre e ottobre 2007 nei quali notavo che il suddetto «entra in politica avendo prima creato una infrastruttura di supporto e di rilancio: internet, blog e una rete territoriale assicurata dai 224 meetups (gruppi di incontro) che in un giorno raccolsero 300 mila sottoscrittori per una legge di iniziativa popolare». Mica male, pensai. Ma la mia fu allora, ovviamente, una previsione prematura. Però oggi la «liquidificazione» della politica (vedremo alle prossime elezioni amministrative) riporta Grillo alla ribalta. Oggi, come allora, cinque anni fa, Grillo propone liste civiche spontanee «certificate» da lui (che alcuni sondaggi accreditano di percentuali alte al voto). E poi? E poi niente perché in ogni caso Grillo si dispiega soltanto nella politica che dico «orizzontale» che culmina nelle elezioni, ma non ha nessuna ricetta né comprensione sensata della politica «verticale» che partendo dalle elezioni deve creare, o anche ricreare ma pur sempre gestire, una immensa organizzazione gerarchica: appunto, lo Stato. Nell'orizzonte mentale di Grillo questo potere è tutto suo. Ma non perché Grillo voglia essere un dittatore. Per carità. È che Grillo, spesso efficace nel criticare, è incapace di progettare. Quando propone le cose che sarebbero da fare, il più delle volte propone assurdità o sciocchezze. Con Grillo la politica liquefatta ci riporta all'«infantilismo politico» del quale parlava Lenin. Dicevo che alle imminenti elezioni amministrative appariranno - si prevede - innumerevoli liste civiche, liste civetta e simili. Grillo, se ho capito bene, le «certificherà», dichiarerà se sono buone o cattive. O forse Grillo certificherà soltanto liste sue, liste di «grillisti». Vedremo. E vedremo a quel momento a che punto sia arrivata la «liquidificazione» della politica italiana. Giovanni Sartori 25 aprile 2012 | 7:59

ahahhaha divertente il pollice verso... questo fa capire che le informazioni valgono solo se quello che legge e' d'accordo...o e' schierato dalla stessa parte! poi ci si chiede perche' l'Italia va male... tutti dietro a qualcuno... che si chiami berlusconi/grillo/Guzzanti/Bossi/Travaglio etc etc... Andare a fondo delle cose, non fermarsi a quello che qualcuno dice o scrive, siate affamati di verita'... e cercate di capire veramente come funzionano le cose e chi c'e' dietro (non sempre si arriva in fondo, mettono un sacco di ostacoli per non farci capire...).

il punto e' che niente cambiera' fin quando nn avranno paura. ricordi le monetini a craxi? purtroppo gli italiani si fermarono a lui. forse gia' allora nn avevano abbastanza soldi...

Ahahh... Io leggo il disservizio e penso che è uno schifo... Ma poi collego questo articolo ad altro, e penso che è uno schifo.... Insomma, è uno schifo. ;)))

'sti cazzi! se i treni nn arrivano, nn arrivano neanche x chi legge in modo differente. quello tutt'al piu' sbaglia binario. ma un treno soppresso nn c'e' neanche x quelli al binario giusto.

Dipende da chi legge...

si che sono complottista, ma il punto focale era un altro.

Vero, ma che li stia sollevando per un motivo, no? Non eri tu il complottista? Comunque i problemi restano, e la nuova società di Montezemolo per i trasporti su rotaia anche... ;)))

fino a che nn tirano in mezzo gli illuminati era interessante. ma il punto del mio post era un altro. indipendentemente da chi lo abbia detto, i problemi esposti nel blog sono veri e rimangono.

https://www.disinformazione.it/beppe_grillo.htm le informazioni "societarie" riportate sono vere.

Se Riesci perfino a criticare uno dei maggiori e riconosciuti Politologi indipendenti, autore della politica della democrazia e profondo studioso delle costruzioni politiche dei movimenti e dei partiti, giudicando solo il fatto che ha scritto sul Corriere..l ( ti ricordo che l'unico giornale che non prende sovvenzioni statali è IL GIORNALE, dimmi che allora va bene.... ), non ci siamo...

prova a cambiare punto di vista. di roba su di lui ne ho trovata molta di piu' di quella elencata su wikipedia. ma nn ti sforzi di leggere fra le righe.

Cambia computer.... : https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Sartori_(politologo)

googleggi "giovanni sartori" e nn trovi niente, o forse troppo, che ti permetta di capire che tipo di persona sia. le alternative sono due: leggersi tutte le sue pubblicazioni uscite, mi pare, nel corso della storia di tutte le varie repubbliche italiane (chissa' xche' hanno cominciato a dire che ce n'e' piu' d'una quando ne' persone ne' modi di fare sono cambiati dall'epoca del gattopardo); oppure basarsi, per un giudizio, sul "da dove scrive". infatti scrive dalle colonne di un giornale che prende parte di quegli 850 ml di euro di finanziamento pubblico ai giornali. ovviamente questi finanziamenti servono a mantenere la pluralita' di informazione, quindi e' giusto che il gruppo rcs prenda 23 MILIONI E MEZZO di euro x sostenere la grande informazione libera che ci fornisce tramite il corriere della sera e la gazzetta dello sport. soprattutto la gazzetta, che tra l'altro e' l'unica cosa che gran parte della popolazione italiota legge e senza la quale sprofonderebbe nella piu' completa ignoranza. ma torniamo ai finanziamenti ai giornali, quei finanziamenti che secondo il PROGRAMMA del MOVIMENTO 5 STELLE devono essere aboliti, segno quindi di una politica "del disfare" invece che "del fare". io chiedo solo una cosa: ma se IO ti pago lo stipendio (dove IO sono i partiti) TU (dove TU sono i giornali e i giornalisti) devi scrivere quello che voglio IO, giusto? secondo qualcuno di voi le cose nn stanno cosi', i giornalisti obbligatoriamente iscritti ad un albo professionale creato da mussolini x controllarli possono veramente scrivere liberamente quello che vogliono? spiacente, ma il commento di un pennivendolo prezzolato nn lo ritengo degno di fiducia. e come dicevano i latini FIDEM QUI PERDIT, PERDERE ULTRA NIHIL POTEST. quello che mi rattrista e' che qualcuno ancora gli dia abbastanza fiducia da leggerli. ma forse e' perche' ancora ne hanno la convenienza.

Spalla del Corriere di oggi... Com'è liquido il Grillismo RADIOGRAFIA DI UNO STRANO PARTITO Com'è liquido il Grillismo Chiarisco subito: «liquidismo» è un termine che ricavo dal sociologo polacco Zygmunt Bauman che chiama liquide le società che cambiano troppo in fretta per restare solide. E comincio, qui, dal «partito liquido». Quando discettavo sui partiti e sistemi di partito (davvero parecchio tempo fa, il mio librone uscì nel 1976) i partiti liquidi non esistevano. I partiti importanti, allora, erano i partiti di organizzazione di massa (come i partiti comunisti, socialisti e religiosi). Poi la televisione divenne sempre più importante per la propaganda politica e così l'organizzazione divenne secondaria. A tal punto che da una ventina di anni parliamo del «partito leggero». Di leggero in leggero, siamo ora arrivati al «partito liquido» e persino alla cancellazione della parola partito. Secondo molti sondaggisti l'antipolitica, il rifiuto della politica, è ormai così profondo da costringere i partiti a non chiamarsi tali. Intendiamoci: anche se travestiti i partiti esistono e devono (dovrebbero) esistere. Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista. Io mi diverto ad azzardare previsioni. Su Grillo scrissi due editoriali nel settembre e ottobre 2007 nei quali notavo che il suddetto «entra in politica avendo prima creato una infrastruttura di supporto e di rilancio: internet, blog e una rete territoriale assicurata dai 224 meetups (gruppi di incontro) che in un giorno raccolsero 300 mila sottoscrittori per una legge di iniziativa popolare». Mica male, pensai. Ma la mia fu allora, ovviamente, una previsione prematura. Però oggi la «liquidificazione» della politica (vedremo alle prossime elezioni amministrative) riporta Grillo alla ribalta. Oggi, come allora, cinque anni fa, Grillo propone liste civiche spontanee «certificate» da lui (che alcuni sondaggi accreditano di percentuali alte al voto). E poi? E poi niente perché in ogni caso Grillo si dispiega soltanto nella politica che dico «orizzontale» che culmina nelle elezioni, ma non ha nessuna ricetta né comprensione sensata della politica «verticale» che partendo dalle elezioni deve creare, o anche ricreare ma pur sempre gestire, una immensa organizzazione gerarchica: appunto, lo Stato. Nell'orizzonte mentale di Grillo questo potere è tutto suo. Ma non perché Grillo voglia essere un dittatore. Per carità. È che Grillo, spesso efficace nel criticare, è incapace di progettare. Quando propone le cose che sarebbero da fare, il più delle volte propone assurdità o sciocchezze. Con Grillo la politica liquefatta ci riporta all'«infantilismo politico» del quale parlava Lenin. Dicevo che alle imminenti elezioni amministrative appariranno - si prevede - innumerevoli liste civiche, liste civetta e simili. Grillo, se ho capito bene, le «certificherà», dichiarerà se sono buone o cattive. O forse Grillo certificherà soltanto liste sue, liste di «grillisti». Vedremo. E vedremo a quel momento a che punto sia arrivata la «liquidificazione» della politica italiana. Giovanni Sartori 25 aprile 2012 | 7:59

ahahhaha divertente il pollice verso... questo fa capire che le informazioni valgono solo se quello che legge e' d'accordo...o e' schierato dalla stessa parte! poi ci si chiede perche' l'Italia va male... tutti dietro a qualcuno... che si chiami berlusconi/grillo/Guzzanti/Bossi/Travaglio etc etc... Andare a fondo delle cose, non fermarsi a quello che qualcuno dice o scrive, siate affamati di verita'... e cercate di capire veramente come funzionano le cose e chi c'e' dietro (non sempre si arriva in fondo, mettono un sacco di ostacoli per non farci capire...).

il punto e' che niente cambiera' fin quando nn avranno paura. ricordi le monetini a craxi? purtroppo gli italiani si fermarono a lui. forse gia' allora nn avevano abbastanza soldi...

Ahahh... Io leggo il disservizio e penso che è uno schifo... Ma poi collego questo articolo ad altro, e penso che è uno schifo.... Insomma, è uno schifo. ;)))

'sti cazzi! se i treni nn arrivano, nn arrivano neanche x chi legge in modo differente. quello tutt'al piu' sbaglia binario. ma un treno soppresso nn c'e' neanche x quelli al binario giusto.

Dipende da chi legge...

si che sono complottista, ma il punto focale era un altro.

Vero, ma che li stia sollevando per un motivo, no? Non eri tu il complottista? Comunque i problemi restano, e la nuova società di Montezemolo per i trasporti su rotaia anche... ;)))

fino a che nn tirano in mezzo gli illuminati era interessante. ma il punto del mio post era un altro. indipendentemente da chi lo abbia detto, i problemi esposti nel blog sono veri e rimangono.

https://www.disinformazione.it/beppe_grillo.htm le informazioni "societarie" riportate sono vere.