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Elvira, 91 anni, rispedita in Italia perchè di “seconda classe”. Il Comune londinese di Ealing: “Non ha diritto”. The London Borough of Ealing is pushing a family to have an elderly Italian grandmother sent back to Italy

Londra – Presentiamo oggi un caso che potrebbe rivelarsi molto importante per i tantissimi italiani che vivono nel Regno Unito. Il Comune londinese di Ealing sta facendo pressione su un’intera famiglia, da Natale anche per le vie legali, perche’ un’anziana nonna italiana venga rispedita in Italia. La Signora Elvira Maggini di 91 anni, si trova a Londra da aprile perche’ in Italia non ha piu’ nessuno. Ha pero’ due figli, Silvana di 70 anni e Alfredo di 59 che sono residenti in Inghilterra da quasi 40 anni, cinque nipoti tutti nati in inghilterra e quattro pronipoti, anche questi nati e residenti in Inghilterra.
L’avvocato del Comune di Ealing con lettera del 24 dicembre ha definito la Signora Maggini “cittadina di seconda classe” paragonandola al caso di una signora nigeriana che cercava di restare in Gran Bretagna dopo aver contratto un matrimonio di convenienza.
Gli avvocati del Comune insistono che la Signora Maggini non ha diritto a restare in Inghilterra al di la’ dei primi tre mesi di soggiorno e che, come nel caso della signora nigeriana, non ha alcun diritto ad assistenza nonostante ella abbia subito interventi per cancro, e’ cieca, sorda, soffre di Alzheimer, demenza, artrite e osteoporosi.
I servizi di assistenza sono stati alterati tre volte in pochi mesi creando confusione per tutta la famiglia e aggiungendo cosi’ problemi ai gia’ gravosi problemi di adattamento dell’anziana signora.
Inutile e’ stato cercare l’aiuto, dallo scorso settembre dei dirigenti del Comune di Ealing, Mr. Stephen Day e Mr. Martin Smith, di altri dirigenti e membri comunali, delle associazioni di assitenza locale e degli anziani e del membro del parlamento Mr. Virendra Sharma, che hanno completamente ignorato la situazione.
La Signora Maggini ha tempo fino al 14 di gennaio 2013 per provare che non e’ una cittadina di seconda classe o tutti i servizi di assistenza le verranno sospesi. Oltre questa data, forse solo la Corte Europea potra’ stabilire l’ammontare di discriminazione e molestia che il comune di Ealing ha esercitato su questa anziana signora.
English version –
The London Borough of Ealing is pushing a family to have an elderly Italian grandmother sent back to Italy. Mrs. Elvira Maggini is 91 years old and she is a resident in London since April 2012 as she has no relatives in Italy at all. Mrs Maggini has though two children resident in UK, Silvana that is 70 years old and Alfredo 59 that have been living in England for almost 40 years. Mrs. Maggini has also five grandchildren and four great-grandchildren, all British, born and resident in UK.
The lawyers for Ealing Council, with their letter of the 24th December have defined Mrs. Maggini as “a second-class citizen” comparing her case to that of a Nigerian woman who was trying to remain in Britain after a marriage of convenience.
The lawyers insist that Mrs. Maggini has no right to remain in the UK beyond ‘the first three months of residence’ and that, as in the case of the Nigerian lady, she has no right to assistance even though she has undergone operations for cancer, she is blind, deaf, suffers from Alzheimer’s, dementia, arthritis and osteoporosis.
Mrs Maggini’s care services providers have been changed three times within a few months, creating confusion for the whole family and adding problems to the already daunting problems of adaptation of the elderly lady.
Seeking assistance has been futile as, since last September, the leaders of Ealing Council, Mr. Stephen Day and Mr. Martin Smith, other municipal leaders and members, associations and local charities for the elderly and the member of parliament, Labour MP, Mr .Virendra Sharma, have completely ignored the matter.
Mrs. Maggini has until January 14, 2013 to prove that she is not ‘a second-class citizen’ or all the services will be suspended. After this date, perhaps only the European Court will be able to establish the amount of discrimination and harassment that Ealing Council has subjected this old lady to

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Posted by unknown (Domande: 3577, Risposte: 0)
Asked on January 14, 2013 12:00 am
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A me sono quei "3 mesi" e basta di diritto a risiedere che non mi tornano. In casi similari l'Italia e' sempre stata bastonata da Strasburgo. E poi esistono precedenti in cui cittadini italiani sono stati curati all'estero e il sistema sanitario italiano ha provveduto a ripagare il paese ospitante. A me sa tanto di azione per tastare il terreno, il primo atto della Caccia allo Straniero.
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Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
Answered on January 15, 2013 7:07 pm
    Private answer
    Ealing non e' un comune bensi' l'equivalente di una circoscrizione. E' probabile che la signora Maggini non abbia diritto ad alcuni servizi fino a quando non avra' soddisfatto la legislatura vigente in Inghilterra, riguardante il 'tempo' o la durata della residenza negli UK da parte di persone provenienti da altri paesi europei, in quanto per essere considerata 'residente' deve passare un certo lasso di tempo, prima di che, si e' considerati turisti o visitatori. In quanto trattasi di cittadina europea, la signora ha il diritto di risiedere in UK. Uno degli unici diritti che come cittadini italiani non ci e' riconosciuto e' un tipo di voto (non ricordo esattamente di quale si tratti). Il caso della signora Maggini non e' in nessun modo paragonabile al caso della dignora nigeriana. Credo si tratti di un immenso errore burocratico possibilmente esacerbato dalle barriere linguistiche. Se vi dovesse necessitare non esitate a contattarmi. Best Wishes.
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    Posted by romeolady (Domande: 0, Risposte: 0)
    Answered on January 14, 2013 2:01 pm
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      il link ... https://www.italynews.it/attualita/2013/01/06/elvira-91-anni-rispedita-in-italia-perche-di-seconda-classe-il-comune-londinese-di-ealing-non-ha-diritto-the-london-borough-of-ealing-is-pushing-a-family-to-have-an-elderly-italian-grandm-37230.html
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      Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
      Answered on January 14, 2013 2:44 pm
        Private answer
        A dire il vero l'articolo non fa luce sul caso in modo appropriato e non essendoci nessun documento ufficiale riportato ne' tanto meno la descrizione dei fatti dei diretti interessati (di ambo le parti) rimane di libera interpretazione stabilire le ragioni, l'errore e/o la malafede e di chi. Non mi stupirei pero' se la cosa fosse semplicemente l'inizio (mascherato da azione goffamente intrapresa) di un processo che portera' a delineare in modo preciso quella divisione che gia' esiste, vaga e non detta ma non per questo innegabile, fra british e non-british. Chi e' nel sistema lavorativo britannico da anni magari puo' non farci caso, ma i britannici hanno una corsia preferenziale nell'ottenere un lavoro. Giusto? Sbagliato? Se ne puo' stare a discutere a lungo. Una cosa e' sicura, in tempi di siccita' e carestia si puo' arrivare al cannibalismo (metaforicamente parlando).
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        Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
        Answered on January 14, 2013 6:57 pm
          Private answer
          Credo che il problema sia la situzione sanitaria della signora... Trasferendosi qui a 91 anni (legittimo) va probabilmente a pesare sul sistema sanitario inglese: non credo che l'azione legale di Ealing avra' successo (almeno spero), ma e' evidente il tentativo di evidenziare il fatto che anziani o persone con problemi di salute che si trasferiscano negli UK beneficiano del servizio sanitario, sui contibuti dei residenti negli UK. Pensando a quanti parenti della signora lavorano e vivono negli UK e' proprio l'ultimo dei casi sui quali avrebbero dovuto tentare, ma l'intento mi sembra molto chiaro: limitare le immigrazioni di persone che non portano reddito ma solo spesa... La signora, essendo comunitaria, ha tutto il diritto di stare negli UK e di essere curata negli UK, ma questo forse i funzionari del council se ne sono dimentacati, cercando di fare una guerra privata alla legge che regolamente l'assistenza sanitaria nella comunita' Europea. Viva la vita...
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          Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
          Answered on January 15, 2013 12:24 pm
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            Mah!?!? Non ho inserito i testi???? Some texts – inclusive of bad grammar and wrong spelling from Ealing. They are WRONG on many laws and legislations – starting with the NIAA 2002 – which does not apply to EU nationals. Even the 2006 EEA regulation is not applicable to habitual residents. 30/11/12 – Email from Ealing, expecting reply within 24 hours of some 14 personal /family questions. Content: “You may not be aware but there is legislation in England which limits the local authority’s ability to make social care provision to some categories of person from abroad. The purpose of this legislation is to discourage certain classes of persons from coming to remain in and consume the limited resources of the UK when the can reasonably be expected to look to other countries for social care support. On the evidence that we have (??) about your mother and her circumstances your mother may fall into one of these categories of person. 14/12/12 – Email from Solicitors. “You failed to produce the documentation requested” (??) [wot, in 24 hours?] “I would warn you that if by 18/12/12 you fail to provide the documentation reasonably requested, my client department will make a decision as to her elgibility”..”my client department takes the view that it is prevented from providing your mother with social care support as she falls within the second class of persons from abroad who are ineligible for community care services”…”this legislation was introduced to discourage and consuming the resources of UK to certain classes of persons [R (Kimani) v L B Lambeth [2003] EWHC Civ 1150]. It is not unreasonable to withdraw services to your mother in the expectation that she could return to Italy”…”please accept this letter as formal notice,,,in the expectation that you – as former attorney – will make alternative arrangements for her to receive social care provision in Italy.” 21/12/12 – Email from Solicitors. “Your mother is an Italian national. Italy is an European Economic Area state. Accordingly EM falls into the second class of ineligible persons under Immigration & Asylum Acct 2002”…”current evidence, EM has not established a family life in the UK”…”Any family life that EM may have established with relatives here in UK can be maintained by her returning to Italy”…”As an EU citizen she has initial right of residence in the UK for a period of 3 months. EM has been in the UK for 8 months”…”has no right to reside beyond 3 months”…”Schedule 3 NIAA 2002 apply to both EM and Ms. Kimani (Nigerian)”…”my client department is hopeful that your client complies with its reasonable request as soon as possible SE QUALCUNO FOSSE ESPERTO IN materia parlo di legge (quindi avvocato e anche assistente socale qui in uk anche solo per fare presente la mancanza d'informazione e discrimazione pregazi conttatre https://www.facebook.com/procaccini1 il figlio!!!!!!!!!!!!!!!
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            Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
            Answered on January 15, 2013 3:25 pm
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              https://www.legislation.gov.uk/uksi/2006/1003/contents/made Qui trovi, purtroppo, la legge 2006 in cui si dice (art. 13 - 3/b) 13.—(1) An EEA national is entitled to reside in the United Kingdom for a period not exceeding three months beginning on the date on which he is admitted to the United Kingdom provided that he holds a valid national identity card or passport issued by an EEA State. (2) A family member of an EEA national residing in the United Kingdom under paragraph (1) who is not himself an EEA national is entitled to reside in the United Kingdom provided that he holds a valid passport. (3) But— (a)this regulation is subject to regulation 19(3)(b); and . (b)an EEA national or his family member who becomes an unreasonable burden on the social assistance system of the United Kingdom shall cease to have the right to reside under this regulation. . ---------- Detto questo si potrebbe ribattere che la signora NON E' autosufficiente, ha necessita' della presenza di parenti durante il giorno (a turni o in determinati orari) e durante la notte (in determinati casi) ed e' quindi indispensabile che venga accudita dalla famiglia, non avendo la possibilita' di essere seguita in Italia in quanto tutti i familiari sono negli UK. Non sono un esperto del settore, ma purtroppo non vedo altre alternative, a parte la Corte d'appello per i diritti dell'uomo a Strasburgo, percorso molto lungo e dispendioso anche economicamente... Che non e' poi detto che dica che e' il sistema sanitario nazionale italiano che deve garantire l'assistenza... Un grosso in bocca al lupo...
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              Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
              Answered on January 15, 2013 3:58 pm
                Private answer
                A me sono quei "3 mesi" e basta di diritto a risiedere che non mi tornano. In casi similari l'Italia e' sempre stata bastonata da Strasburgo. E poi esistono precedenti in cui cittadini italiani sono stati curati all'estero e il sistema sanitario italiano ha provveduto a ripagare il paese ospitante. A me sa tanto di azione per tastare il terreno, il primo atto della Caccia allo Straniero.
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                Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                Answered on January 15, 2013 7:07 pm
                  Private answer
                  Ealing non e' un comune bensi' l'equivalente di una circoscrizione. E' probabile che la signora Maggini non abbia diritto ad alcuni servizi fino a quando non avra' soddisfatto la legislatura vigente in Inghilterra, riguardante il 'tempo' o la durata della residenza negli UK da parte di persone provenienti da altri paesi europei, in quanto per essere considerata 'residente' deve passare un certo lasso di tempo, prima di che, si e' considerati turisti o visitatori. In quanto trattasi di cittadina europea, la signora ha il diritto di risiedere in UK. Uno degli unici diritti che come cittadini italiani non ci e' riconosciuto e' un tipo di voto (non ricordo esattamente di quale si tratti). Il caso della signora Maggini non e' in nessun modo paragonabile al caso della dignora nigeriana. Credo si tratti di un immenso errore burocratico possibilmente esacerbato dalle barriere linguistiche. Se vi dovesse necessitare non esitate a contattarmi. Best Wishes.
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                  Posted by romeolady (Domande: 0, Risposte: 0)
                  Answered on January 14, 2013 2:01 pm
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                    il link ... https://www.italynews.it/attualita/2013/01/06/elvira-91-anni-rispedita-in-italia-perche-di-seconda-classe-il-comune-londinese-di-ealing-non-ha-diritto-the-london-borough-of-ealing-is-pushing-a-family-to-have-an-elderly-italian-grandm-37230.html
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                    Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                    Answered on January 14, 2013 2:44 pm
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                      A dire il vero l'articolo non fa luce sul caso in modo appropriato e non essendoci nessun documento ufficiale riportato ne' tanto meno la descrizione dei fatti dei diretti interessati (di ambo le parti) rimane di libera interpretazione stabilire le ragioni, l'errore e/o la malafede e di chi. Non mi stupirei pero' se la cosa fosse semplicemente l'inizio (mascherato da azione goffamente intrapresa) di un processo che portera' a delineare in modo preciso quella divisione che gia' esiste, vaga e non detta ma non per questo innegabile, fra british e non-british. Chi e' nel sistema lavorativo britannico da anni magari puo' non farci caso, ma i britannici hanno una corsia preferenziale nell'ottenere un lavoro. Giusto? Sbagliato? Se ne puo' stare a discutere a lungo. Una cosa e' sicura, in tempi di siccita' e carestia si puo' arrivare al cannibalismo (metaforicamente parlando).
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                      Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                      Answered on January 14, 2013 6:57 pm
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                        Credo che il problema sia la situzione sanitaria della signora... Trasferendosi qui a 91 anni (legittimo) va probabilmente a pesare sul sistema sanitario inglese: non credo che l'azione legale di Ealing avra' successo (almeno spero), ma e' evidente il tentativo di evidenziare il fatto che anziani o persone con problemi di salute che si trasferiscano negli UK beneficiano del servizio sanitario, sui contibuti dei residenti negli UK. Pensando a quanti parenti della signora lavorano e vivono negli UK e' proprio l'ultimo dei casi sui quali avrebbero dovuto tentare, ma l'intento mi sembra molto chiaro: limitare le immigrazioni di persone che non portano reddito ma solo spesa... La signora, essendo comunitaria, ha tutto il diritto di stare negli UK e di essere curata negli UK, ma questo forse i funzionari del council se ne sono dimentacati, cercando di fare una guerra privata alla legge che regolamente l'assistenza sanitaria nella comunita' Europea. Viva la vita...
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                        Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                        Answered on January 15, 2013 12:24 pm
                          Private answer
                          Mah!?!? Non ho inserito i testi???? Some texts – inclusive of bad grammar and wrong spelling from Ealing. They are WRONG on many laws and legislations – starting with the NIAA 2002 – which does not apply to EU nationals. Even the 2006 EEA regulation is not applicable to habitual residents. 30/11/12 – Email from Ealing, expecting reply within 24 hours of some 14 personal /family questions. Content: “You may not be aware but there is legislation in England which limits the local authority’s ability to make social care provision to some categories of person from abroad. The purpose of this legislation is to discourage certain classes of persons from coming to remain in and consume the limited resources of the UK when the can reasonably be expected to look to other countries for social care support. On the evidence that we have (??) about your mother and her circumstances your mother may fall into one of these categories of person. 14/12/12 – Email from Solicitors. “You failed to produce the documentation requested” (??) [wot, in 24 hours?] “I would warn you that if by 18/12/12 you fail to provide the documentation reasonably requested, my client department will make a decision as to her elgibility”..”my client department takes the view that it is prevented from providing your mother with social care support as she falls within the second class of persons from abroad who are ineligible for community care services”…”this legislation was introduced to discourage and consuming the resources of UK to certain classes of persons [R (Kimani) v L B Lambeth [2003] EWHC Civ 1150]. It is not unreasonable to withdraw services to your mother in the expectation that she could return to Italy”…”please accept this letter as formal notice,,,in the expectation that you – as former attorney – will make alternative arrangements for her to receive social care provision in Italy.” 21/12/12 – Email from Solicitors. “Your mother is an Italian national. Italy is an European Economic Area state. Accordingly EM falls into the second class of ineligible persons under Immigration & Asylum Acct 2002”…”current evidence, EM has not established a family life in the UK”…”Any family life that EM may have established with relatives here in UK can be maintained by her returning to Italy”…”As an EU citizen she has initial right of residence in the UK for a period of 3 months. EM has been in the UK for 8 months”…”has no right to reside beyond 3 months”…”Schedule 3 NIAA 2002 apply to both EM and Ms. Kimani (Nigerian)”…”my client department is hopeful that your client complies with its reasonable request as soon as possible SE QUALCUNO FOSSE ESPERTO IN materia parlo di legge (quindi avvocato e anche assistente socale qui in uk anche solo per fare presente la mancanza d'informazione e discrimazione pregazi conttatre https://www.facebook.com/procaccini1 il figlio!!!!!!!!!!!!!!!
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                          Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                          Answered on January 15, 2013 3:25 pm
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                            https://www.legislation.gov.uk/uksi/2006/1003/contents/made Qui trovi, purtroppo, la legge 2006 in cui si dice (art. 13 - 3/b) 13.—(1) An EEA national is entitled to reside in the United Kingdom for a period not exceeding three months beginning on the date on which he is admitted to the United Kingdom provided that he holds a valid national identity card or passport issued by an EEA State. (2) A family member of an EEA national residing in the United Kingdom under paragraph (1) who is not himself an EEA national is entitled to reside in the United Kingdom provided that he holds a valid passport. (3) But— (a)this regulation is subject to regulation 19(3)(b); and . (b)an EEA national or his family member who becomes an unreasonable burden on the social assistance system of the United Kingdom shall cease to have the right to reside under this regulation. . ---------- Detto questo si potrebbe ribattere che la signora NON E' autosufficiente, ha necessita' della presenza di parenti durante il giorno (a turni o in determinati orari) e durante la notte (in determinati casi) ed e' quindi indispensabile che venga accudita dalla famiglia, non avendo la possibilita' di essere seguita in Italia in quanto tutti i familiari sono negli UK. Non sono un esperto del settore, ma purtroppo non vedo altre alternative, a parte la Corte d'appello per i diritti dell'uomo a Strasburgo, percorso molto lungo e dispendioso anche economicamente... Che non e' poi detto che dica che e' il sistema sanitario nazionale italiano che deve garantire l'assistenza... Un grosso in bocca al lupo...
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                            Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                            Answered on January 15, 2013 3:58 pm
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                              A me sono quei "3 mesi" e basta di diritto a risiedere che non mi tornano. In casi similari l'Italia e' sempre stata bastonata da Strasburgo. E poi esistono precedenti in cui cittadini italiani sono stati curati all'estero e il sistema sanitario italiano ha provveduto a ripagare il paese ospitante. A me sa tanto di azione per tastare il terreno, il primo atto della Caccia allo Straniero.
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                              Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                              Answered on January 15, 2013 7:07 pm
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                                Ealing non e' un comune bensi' l'equivalente di una circoscrizione. E' probabile che la signora Maggini non abbia diritto ad alcuni servizi fino a quando non avra' soddisfatto la legislatura vigente in Inghilterra, riguardante il 'tempo' o la durata della residenza negli UK da parte di persone provenienti da altri paesi europei, in quanto per essere considerata 'residente' deve passare un certo lasso di tempo, prima di che, si e' considerati turisti o visitatori. In quanto trattasi di cittadina europea, la signora ha il diritto di risiedere in UK. Uno degli unici diritti che come cittadini italiani non ci e' riconosciuto e' un tipo di voto (non ricordo esattamente di quale si tratti). Il caso della signora Maggini non e' in nessun modo paragonabile al caso della dignora nigeriana. Credo si tratti di un immenso errore burocratico possibilmente esacerbato dalle barriere linguistiche. Se vi dovesse necessitare non esitate a contattarmi. Best Wishes.
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                                Answered on January 14, 2013 2:01 pm
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                                  il link ... https://www.italynews.it/attualita/2013/01/06/elvira-91-anni-rispedita-in-italia-perche-di-seconda-classe-il-comune-londinese-di-ealing-non-ha-diritto-the-london-borough-of-ealing-is-pushing-a-family-to-have-an-elderly-italian-grandm-37230.html
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                                  Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                                  Answered on January 14, 2013 2:44 pm
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                                    A dire il vero l'articolo non fa luce sul caso in modo appropriato e non essendoci nessun documento ufficiale riportato ne' tanto meno la descrizione dei fatti dei diretti interessati (di ambo le parti) rimane di libera interpretazione stabilire le ragioni, l'errore e/o la malafede e di chi. Non mi stupirei pero' se la cosa fosse semplicemente l'inizio (mascherato da azione goffamente intrapresa) di un processo che portera' a delineare in modo preciso quella divisione che gia' esiste, vaga e non detta ma non per questo innegabile, fra british e non-british. Chi e' nel sistema lavorativo britannico da anni magari puo' non farci caso, ma i britannici hanno una corsia preferenziale nell'ottenere un lavoro. Giusto? Sbagliato? Se ne puo' stare a discutere a lungo. Una cosa e' sicura, in tempi di siccita' e carestia si puo' arrivare al cannibalismo (metaforicamente parlando).
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                                    Answered on January 14, 2013 6:57 pm
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                                      Credo che il problema sia la situzione sanitaria della signora... Trasferendosi qui a 91 anni (legittimo) va probabilmente a pesare sul sistema sanitario inglese: non credo che l'azione legale di Ealing avra' successo (almeno spero), ma e' evidente il tentativo di evidenziare il fatto che anziani o persone con problemi di salute che si trasferiscano negli UK beneficiano del servizio sanitario, sui contibuti dei residenti negli UK. Pensando a quanti parenti della signora lavorano e vivono negli UK e' proprio l'ultimo dei casi sui quali avrebbero dovuto tentare, ma l'intento mi sembra molto chiaro: limitare le immigrazioni di persone che non portano reddito ma solo spesa... La signora, essendo comunitaria, ha tutto il diritto di stare negli UK e di essere curata negli UK, ma questo forse i funzionari del council se ne sono dimentacati, cercando di fare una guerra privata alla legge che regolamente l'assistenza sanitaria nella comunita' Europea. Viva la vita...
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                                      Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                      Answered on January 15, 2013 12:24 pm
                                        Private answer
                                        Mah!?!? Non ho inserito i testi???? Some texts – inclusive of bad grammar and wrong spelling from Ealing. They are WRONG on many laws and legislations – starting with the NIAA 2002 – which does not apply to EU nationals. Even the 2006 EEA regulation is not applicable to habitual residents. 30/11/12 – Email from Ealing, expecting reply within 24 hours of some 14 personal /family questions. Content: “You may not be aware but there is legislation in England which limits the local authority’s ability to make social care provision to some categories of person from abroad. The purpose of this legislation is to discourage certain classes of persons from coming to remain in and consume the limited resources of the UK when the can reasonably be expected to look to other countries for social care support. On the evidence that we have (??) about your mother and her circumstances your mother may fall into one of these categories of person. 14/12/12 – Email from Solicitors. “You failed to produce the documentation requested” (??) [wot, in 24 hours?] “I would warn you that if by 18/12/12 you fail to provide the documentation reasonably requested, my client department will make a decision as to her elgibility”..”my client department takes the view that it is prevented from providing your mother with social care support as she falls within the second class of persons from abroad who are ineligible for community care services”…”this legislation was introduced to discourage and consuming the resources of UK to certain classes of persons [R (Kimani) v L B Lambeth [2003] EWHC Civ 1150]. It is not unreasonable to withdraw services to your mother in the expectation that she could return to Italy”…”please accept this letter as formal notice,,,in the expectation that you – as former attorney – will make alternative arrangements for her to receive social care provision in Italy.” 21/12/12 – Email from Solicitors. “Your mother is an Italian national. Italy is an European Economic Area state. Accordingly EM falls into the second class of ineligible persons under Immigration & Asylum Acct 2002”…”current evidence, EM has not established a family life in the UK”…”Any family life that EM may have established with relatives here in UK can be maintained by her returning to Italy”…”As an EU citizen she has initial right of residence in the UK for a period of 3 months. EM has been in the UK for 8 months”…”has no right to reside beyond 3 months”…”Schedule 3 NIAA 2002 apply to both EM and Ms. Kimani (Nigerian)”…”my client department is hopeful that your client complies with its reasonable request as soon as possible SE QUALCUNO FOSSE ESPERTO IN materia parlo di legge (quindi avvocato e anche assistente socale qui in uk anche solo per fare presente la mancanza d'informazione e discrimazione pregazi conttatre https://www.facebook.com/procaccini1 il figlio!!!!!!!!!!!!!!!
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                                        Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                                        Answered on January 15, 2013 3:25 pm
                                          Private answer
                                          https://www.legislation.gov.uk/uksi/2006/1003/contents/made Qui trovi, purtroppo, la legge 2006 in cui si dice (art. 13 - 3/b) 13.—(1) An EEA national is entitled to reside in the United Kingdom for a period not exceeding three months beginning on the date on which he is admitted to the United Kingdom provided that he holds a valid national identity card or passport issued by an EEA State. (2) A family member of an EEA national residing in the United Kingdom under paragraph (1) who is not himself an EEA national is entitled to reside in the United Kingdom provided that he holds a valid passport. (3) But— (a)this regulation is subject to regulation 19(3)(b); and . (b)an EEA national or his family member who becomes an unreasonable burden on the social assistance system of the United Kingdom shall cease to have the right to reside under this regulation. . ---------- Detto questo si potrebbe ribattere che la signora NON E' autosufficiente, ha necessita' della presenza di parenti durante il giorno (a turni o in determinati orari) e durante la notte (in determinati casi) ed e' quindi indispensabile che venga accudita dalla famiglia, non avendo la possibilita' di essere seguita in Italia in quanto tutti i familiari sono negli UK. Non sono un esperto del settore, ma purtroppo non vedo altre alternative, a parte la Corte d'appello per i diritti dell'uomo a Strasburgo, percorso molto lungo e dispendioso anche economicamente... Che non e' poi detto che dica che e' il sistema sanitario nazionale italiano che deve garantire l'assistenza... Un grosso in bocca al lupo...
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                                          Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                          Answered on January 15, 2013 3:58 pm
                                            Private answer
                                            A me sono quei "3 mesi" e basta di diritto a risiedere che non mi tornano. In casi similari l'Italia e' sempre stata bastonata da Strasburgo. E poi esistono precedenti in cui cittadini italiani sono stati curati all'estero e il sistema sanitario italiano ha provveduto a ripagare il paese ospitante. A me sa tanto di azione per tastare il terreno, il primo atto della Caccia allo Straniero.
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                                            Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                            Answered on January 15, 2013 7:07 pm
                                              Private answer
                                              Ealing non e' un comune bensi' l'equivalente di una circoscrizione. E' probabile che la signora Maggini non abbia diritto ad alcuni servizi fino a quando non avra' soddisfatto la legislatura vigente in Inghilterra, riguardante il 'tempo' o la durata della residenza negli UK da parte di persone provenienti da altri paesi europei, in quanto per essere considerata 'residente' deve passare un certo lasso di tempo, prima di che, si e' considerati turisti o visitatori. In quanto trattasi di cittadina europea, la signora ha il diritto di risiedere in UK. Uno degli unici diritti che come cittadini italiani non ci e' riconosciuto e' un tipo di voto (non ricordo esattamente di quale si tratti). Il caso della signora Maggini non e' in nessun modo paragonabile al caso della dignora nigeriana. Credo si tratti di un immenso errore burocratico possibilmente esacerbato dalle barriere linguistiche. Se vi dovesse necessitare non esitate a contattarmi. Best Wishes.
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                                              Posted by romeolady (Domande: 0, Risposte: 0)
                                              Answered on January 14, 2013 2:01 pm
                                                Private answer
                                                il link ... https://www.italynews.it/attualita/2013/01/06/elvira-91-anni-rispedita-in-italia-perche-di-seconda-classe-il-comune-londinese-di-ealing-non-ha-diritto-the-london-borough-of-ealing-is-pushing-a-family-to-have-an-elderly-italian-grandm-37230.html
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                                                Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                                                Answered on January 14, 2013 2:44 pm
                                                  Private answer
                                                  A dire il vero l'articolo non fa luce sul caso in modo appropriato e non essendoci nessun documento ufficiale riportato ne' tanto meno la descrizione dei fatti dei diretti interessati (di ambo le parti) rimane di libera interpretazione stabilire le ragioni, l'errore e/o la malafede e di chi. Non mi stupirei pero' se la cosa fosse semplicemente l'inizio (mascherato da azione goffamente intrapresa) di un processo che portera' a delineare in modo preciso quella divisione che gia' esiste, vaga e non detta ma non per questo innegabile, fra british e non-british. Chi e' nel sistema lavorativo britannico da anni magari puo' non farci caso, ma i britannici hanno una corsia preferenziale nell'ottenere un lavoro. Giusto? Sbagliato? Se ne puo' stare a discutere a lungo. Una cosa e' sicura, in tempi di siccita' e carestia si puo' arrivare al cannibalismo (metaforicamente parlando).
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                                                  Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                                  Answered on January 14, 2013 6:57 pm
                                                    Private answer
                                                    Credo che il problema sia la situzione sanitaria della signora... Trasferendosi qui a 91 anni (legittimo) va probabilmente a pesare sul sistema sanitario inglese: non credo che l'azione legale di Ealing avra' successo (almeno spero), ma e' evidente il tentativo di evidenziare il fatto che anziani o persone con problemi di salute che si trasferiscano negli UK beneficiano del servizio sanitario, sui contibuti dei residenti negli UK. Pensando a quanti parenti della signora lavorano e vivono negli UK e' proprio l'ultimo dei casi sui quali avrebbero dovuto tentare, ma l'intento mi sembra molto chiaro: limitare le immigrazioni di persone che non portano reddito ma solo spesa... La signora, essendo comunitaria, ha tutto il diritto di stare negli UK e di essere curata negli UK, ma questo forse i funzionari del council se ne sono dimentacati, cercando di fare una guerra privata alla legge che regolamente l'assistenza sanitaria nella comunita' Europea. Viva la vita...
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                                                    Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                                    Answered on January 15, 2013 12:24 pm
                                                      Private answer
                                                      Mah!?!? Non ho inserito i testi???? Some texts – inclusive of bad grammar and wrong spelling from Ealing. They are WRONG on many laws and legislations – starting with the NIAA 2002 – which does not apply to EU nationals. Even the 2006 EEA regulation is not applicable to habitual residents. 30/11/12 – Email from Ealing, expecting reply within 24 hours of some 14 personal /family questions. Content: “You may not be aware but there is legislation in England which limits the local authority’s ability to make social care provision to some categories of person from abroad. The purpose of this legislation is to discourage certain classes of persons from coming to remain in and consume the limited resources of the UK when the can reasonably be expected to look to other countries for social care support. On the evidence that we have (??) about your mother and her circumstances your mother may fall into one of these categories of person. 14/12/12 – Email from Solicitors. “You failed to produce the documentation requested” (??) [wot, in 24 hours?] “I would warn you that if by 18/12/12 you fail to provide the documentation reasonably requested, my client department will make a decision as to her elgibility”..”my client department takes the view that it is prevented from providing your mother with social care support as she falls within the second class of persons from abroad who are ineligible for community care services”…”this legislation was introduced to discourage and consuming the resources of UK to certain classes of persons [R (Kimani) v L B Lambeth [2003] EWHC Civ 1150]. It is not unreasonable to withdraw services to your mother in the expectation that she could return to Italy”…”please accept this letter as formal notice,,,in the expectation that you – as former attorney – will make alternative arrangements for her to receive social care provision in Italy.” 21/12/12 – Email from Solicitors. “Your mother is an Italian national. Italy is an European Economic Area state. Accordingly EM falls into the second class of ineligible persons under Immigration & Asylum Acct 2002”…”current evidence, EM has not established a family life in the UK”…”Any family life that EM may have established with relatives here in UK can be maintained by her returning to Italy”…”As an EU citizen she has initial right of residence in the UK for a period of 3 months. EM has been in the UK for 8 months”…”has no right to reside beyond 3 months”…”Schedule 3 NIAA 2002 apply to both EM and Ms. Kimani (Nigerian)”…”my client department is hopeful that your client complies with its reasonable request as soon as possible SE QUALCUNO FOSSE ESPERTO IN materia parlo di legge (quindi avvocato e anche assistente socale qui in uk anche solo per fare presente la mancanza d'informazione e discrimazione pregazi conttatre https://www.facebook.com/procaccini1 il figlio!!!!!!!!!!!!!!!
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                                                      Posted by vagabond (Domande: 0, Risposte: 0)
                                                      Answered on January 15, 2013 3:25 pm
                                                        Private answer
                                                        https://www.legislation.gov.uk/uksi/2006/1003/contents/made Qui trovi, purtroppo, la legge 2006 in cui si dice (art. 13 - 3/b) 13.—(1) An EEA national is entitled to reside in the United Kingdom for a period not exceeding three months beginning on the date on which he is admitted to the United Kingdom provided that he holds a valid national identity card or passport issued by an EEA State. (2) A family member of an EEA national residing in the United Kingdom under paragraph (1) who is not himself an EEA national is entitled to reside in the United Kingdom provided that he holds a valid passport. (3) But— (a)this regulation is subject to regulation 19(3)(b); and . (b)an EEA national or his family member who becomes an unreasonable burden on the social assistance system of the United Kingdom shall cease to have the right to reside under this regulation. . ---------- Detto questo si potrebbe ribattere che la signora NON E' autosufficiente, ha necessita' della presenza di parenti durante il giorno (a turni o in determinati orari) e durante la notte (in determinati casi) ed e' quindi indispensabile che venga accudita dalla famiglia, non avendo la possibilita' di essere seguita in Italia in quanto tutti i familiari sono negli UK. Non sono un esperto del settore, ma purtroppo non vedo altre alternative, a parte la Corte d'appello per i diritti dell'uomo a Strasburgo, percorso molto lungo e dispendioso anche economicamente... Che non e' poi detto che dica che e' il sistema sanitario nazionale italiano che deve garantire l'assistenza... Un grosso in bocca al lupo...
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                                                        Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                                        Answered on January 15, 2013 3:58 pm
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