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Ciao ragazzuoli.

Una piccola indagine per capire come il mondo Italo/Londinese o Italo/Inglese se la stà cavando a medio/lungo termine, sopratutto in questo periodo di vacche magre/scheletriche, dove, con un sorrisone, ci propongono salari a £6 all’ora.

lasciamo perdere i superprofessionisti da 40K all’anno, e coloro che sono a Londra a breve termine per farsi il corso di lungua o imparare la lingua

quest’indagine riguarda noi, quelli che tirano avanti a minimo salariale..commessi, impiegati, pizzaioli, camerieri, callcentristi, magazzinieri, customer services…meglio precari in Italia o precari in Inghilterra?

me lo domando perché la situazione Italiana ed inglese vanno esattamente a pari passo. In Italia i contratti permantent sono un miraggio del passato, qui in UK la tendenza da quest’anno è la medesima

Cosa ne pensate, tirando le somme?

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Posted by unknown (Domande: 3577, Risposte: 0)
Asked on September 30, 2011 8:30 pm
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Questo è il punto di vista degli inglesi: Does the minimum wage deny people a livable wage in London? Minimum wage 2010 in UK is £5:80 ph = £232 per 40h week. After tax of £21 (first £6475 pa tax free, then at 20%) and £13 national insurance (11% on earnings of above £110 pw) this becomes £198 per week or £857 per calendar month. Bearing in mind that a room in a very basic flatshare in London is usually well over £500 pcm it doesn't leave much over for other essentials (like £25 pw on Oyster card to travel to and from work !) ... So the answer has to be NO, unless you're still living with parents and don't have to factor in housing costs and bills. ***Many adult minimum wage earners in London would be as well off on unemployment benefits, that's the sad truth !****
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Posted by nara (Domande: 0, Risposte: 0)
Answered on October 1, 2011 12:30 pm
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    la differenza e' solo lo stato di avanzamento della malattia. essendo fuori dall'euro (con la BCE che propugna ed applica le stesse dottrine economiche che portarono alla grande depressione americana, e all'epoca la gente in strada camminava guardando in alto x evitare i disperati che si buttavano dalle finestre) e dentro il commwealth, la gran bretagna e' x cosi' dire 'rimasta indietro'. ma come ho gia' detto in un veccho post: il domino e' arrivato anche qui, e in un certo senso lo abbiamo portato noi. ci stanno costringendo a cambiare stile di vita: l'uomo e' passato dal nomadismo alla vita sedentaria, dal lavoro manuale a quello meccanico. lo stile di vita si rivoluzionera' ancora, speriamo presto e speriamo in modo realmente radicale. questo sistema e' finito, come fini' quello basato sulla schiavitu' e quello basato sulla servitu' e quello basato sul proletariato. come andra' a finire? personalmente non credo bene. l'unica mia speranza e' che in qualche modo si aprano spazi sufficienti in cui muoversi x chi riuscira' a superare il cambiamento. quando accadra'? noi abbiamo visto l'inizio della fine di un'era, spero che mio figlio veda l'avvento della successiva, ma non e' detto. troppi hanno interesse a trascinare con accanimento medico l'agonia di questo sistema.
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    Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
    Answered on October 1, 2011 10:51 am
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      Ciao Bisanzio, ho letto con interesse il tuo post. Credo che il succo sia: non fa nessuna differenza? Per me la differenza è questa. Qui ci sono piu' opportunità, ma tutte a basso prezzo (non per il software engineers naturalmente). Meno discriminazione, non si attaccano a leggi assurde per risparmiare e le proposte di lavoro arrivano, ma con £6.25 all'ora, 15K-16K all'anno o stipendi ugualmente ridicoli, ai costi Londinesi, dividendo un'appartamento con sconosciuti, si vive poi cosi' bene a lungo termine? Non è che sia stata proprio questa la causa dei riots londinesi? Dicono che il "segreto" sia parlare la lingua. Non vedo grossa differenza tra i locali e gli immigrati, in tutta onestà. Che tu faccia la room maid, il cameriere o il data entry, il coordinatore delle vendite, il receptionist, l'amministratore delle vendite, o che sappia tre lingue, quelli sono gli stipendi offerti, e mi sono letteralmente sorpresa della cosa, di questo crollo post tagli. Il principio è sempre quello. Piu' gente c'é a disposizione, piu' si abbassano i prezzi. tagli qui e tagli li, tanta gente a apiedi che fa la fila per un lavoro di 1/2 mesi, 3/4 mesi...a £7/8 sterline l'ora. la precarietà in Italia è ormai la norma, ma in UK siamo li.. Credo che sia il sistema che sia scoppiato, e che sia veramente una questione generalizzata.
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      Posted by nara (Domande: 0, Risposte: 0)
      Answered on October 1, 2011 10:35 am
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        quando si puo' scegliere, scegliamo (quasi) sempre di risparmiare. o no? fra 2 negozi che offrono lo stesso articolo andiamo in quello meno caro, nello stesso negozio che offre 2 prodotti della stessa tipologia optiamo x quello piu' economico. e non guardiamo se comprando l'altro sosteniamo l'economia locale invece di inviare i nostri soldi in un viaggio senza ritorno in cina. qualcuno adesso levera' gli scudi: io sto attento!, io guardo prima la qualita'! MA FATEMI IL PIACERE! e' come x i fumatori, nessuno di loro getta mai il mozzicone di sigaretta in terra (dicono), ma le strade ne sono piene. il processo e' lo stesso x la manodopera. io faccio il giardiniere, in italia avevo una ditta mia, qui ora come ora lavoro (serenamente) x un vero e proprio imbellice totalmente incompetente. ma l'incompetenza permette ad altri di farsi avanti. e quando questi altri sono dotati di buona manualita', spirito di iniziativa e vera e propria determinazione a raggiungere un ben preciso traguardo, ci mettono poco a riempire ogni spazio vacante sul mercato. qui sta accadendo coi polacchi, che stanno facendo le scarpe ai locali (leggi britannici e immigrati di lunga data). x ora in lavori cui gli altri, impigriti da anni di benessere, non aspirano piu'. lo spazio, pero', non basta mai, anche xche' come accadde con gli angli e poi i sassoni all'epoca del tracollo dell'impero romano, che attirati da una terra dal clima piu' mite della loro si riversarono sulle coste britanniche in ondate successive, prima ricacciando i rimasugli imperiali e le popolazioni celtiche verso ovest fino a lasciare loro solo galles e cornovaglia, quindi scontrandosi fra loro in una guerra fratricida, cosi' sta avvenendo ora coi polacchi. fronte unito quando si tratta di scalzare un locale dal posto di lavoro (e vi posso assicurare che lo fanno), poi avviano la concorrenza fra di loro e verso l'imprenditoria locale, ancora composta da inglesi. la concorrenza fa bene al mercato, dira' qualcuno, si abbassano i prezzi e migliora la qualita'. se non avete ancora capito che questa teoria economica e' un'idiozia non ci sono piu' speranze. la concorrenza puo' essere un bene se e' impostata sulla QUALITA' in presenza di un prezzario calmierato che impedisce a tariffe orarie e prezzi di abbassarsi troppo! altrimenti inneschera' inevitabilmente una guerra dei prezzi, che verranno (e stanno venendo) regolarmente abbassati x combattere la concorrenza. tranne in quei settori in cui il cliente non puo' decidere assolutamente niente (carburanti, energia, trasporti, tutte le merci che dai trasporti dipendono e mettici dentro anche gli affitti). si innesca cosi' un divaricamento della forbice. da un lato alcuni beni "fondamentali" i cui prezzi tendono a salire, magari lentamente ma inesorabilmente, dall'altro tutti gli altri settori in cui la concorrenza porta non a puntare sulla qualita' ma sul prezzo. l'imprenditore che abbassa il prezzo finale poi taglia dove puo' tagliare: paghe, sicurezza, attrezzatura. infine e' la qualita' a risentirne, xche' se paghi poco un lavoratore devi andare a cercarlo sul fondo, nella melma della societa' umana. e i lavori di scarsa qualita' impoveriscono il consumatore finale. conviene pagare 200£ un paio di scarpe che durano 10 anni o cambiare scarpe tutti gli anni anche se le paghi 15£? conviene comprare le mele cinesi o sostenere il tuo vicino di casa che fa l'agricoltore, e che poi magari spende i soldi che tu gli hai dato chiamando l'altro tuo vicino di casa che fa l'imbianchino o venendo nel tuo negozietto di articoli d'ufficio a comprare buste da lettera che tu hai acquistato in una fabbrica locale e non in cina? e non scordate che anche l'imprenditore (quello piccolo almeno) e' a sua volta un consumatore finale. stiamo assistendo ad un impoverimento generale, con il "cliente" che viene abituato a pagare poco e che non convincerai piu' che deve tornare a pagare di piu', e che rapidamente comincera' a credere che anche quel prezzo raschiato all'osso e' in realta' troppo alto e ti chiedera' lo sconto. dietro di te c'e' la fila dei neo-imprenditori [polacchi:-)] pronti a ridurre il prezzo x scalzarti dal tuo posto, cosi' fai lo sconto. pero' poi devi rientrarci, quindi tagli altre spese e abbassi ancora la qualita' del tuo lavoro. ma la recinzione che hai costruito cade, devi tornare a sistemarla e ci metti piu' tempo che se l'avevi costruita x bene, e quel tempo nessuno te lo paga. come nessuno ti rimborsa la scarpa che si sfonda dopo 3 mesi, la pizza che fa schifo xche' fatta con farina di scarsa qualita', il vestito che si usura dopo pochi lavaggi, etc. io ho parlato dal punto di vista dell'imprenditore, ma anche coi lavoratori e' lo stesso. non sempre la proposta indecente di lavorare a paga ridotta viene dall'imprenditore: il lavoratore bisognoso (x non dire disperato) non solo accetta qualsiasi porcata, ma talvolta le propone. quando avevo ditta mia venivano persone a proporsi a prezzi ridicoli. io ho puntato sulla qualita' ed ho chiuso. semplicemente xche' anche gli altri imprenditori si sono in realta' impoveriti insieme ai loro dipendenti (anche se non nella stessa misura, ovviamente). e chi ancora ha i soldi ti prende per il collo. mi sono spesso state proposte paghe che non coprivano le spese dei lavori. ti do' 1000, prendere o lasciare. quando il lavoro costava a me 1200. ma vedi di andare a 'fanculo! me ne sto a letto, ho una bella moglie so io come impiegare il tempo libero invece che farmi venire il mal di fegato lavorando x uno s....o figlio di p.....a! ovviamente non ha funzionato, xche' dietro di me c'era la coda oscena degli idioimprenditori-taglia-costi. e stessa cosa succede x i lavoratori: dietro c'e' la coda degli immigrati pronti a tutto. a piccole rinunce in primis, ma dietro ce n'e' un altro ancora che rinuncia a qualcosina ancora e cosi' via. a forza di gocce la botte e' stata riempita. o i salari svuotati, se preferite. avrei ancora da scrivere sull'argomento (sono logorroico lo so), ma tiriamo le somme prima di annoiarvi. come? vi ho gia' annoiato? bene, chiudo rapidamente, grazie x l'onesta':-) e' spiacevole x me dirlo, ma l'immigrazione (selvaggia) in un'economia di libero mercato, rovina le terre meta di immigrazione. e' sempre stato cosi' e sempre cosi' sara'. facciamo parte di una malattia che dopo l'italia si e' attaccata anche all'inghilterra. mi pare che qui si sia ancora all'inizio, ma certe malattie progrediscono inesorabilmente a dispetto di qualsiasi tentativo di cura. se poi le medicine sono state fabbricate nell'ottica del cost-cutter vi potete immaginare a che servano. non funzionano neanche come placebo, anzi, ti fanno venire pure l'ulcera! l'unica speranza che vedo (scusatemi, non mi considero pessimista ma realista) e' un crollo quanto piu' rapido possibile di questo sistema socio-economico che ormai va avanti a bolle (di solito speculative). questo nella speranza che ne nasca non un neo-feudalesimo post-moderno ma un nuovo sistema "di vita", magari tipo quello che era del giappone fino a qualche anno fa, il cui obiettivo era l'occupazione al 100%. la fine di un'era giunge sempre con "spargimenti di sangue", tanto maggiori quanto questa fine si trascina x le lunghe. il vantaggio e' che di solito dopo c'e' piu' spazio.
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        Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
        Answered on October 1, 2011 8:21 am
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          Questo è il punto di vista degli inglesi: Does the minimum wage deny people a livable wage in London? Minimum wage 2010 in UK is £5:80 ph = £232 per 40h week. After tax of £21 (first £6475 pa tax free, then at 20%) and £13 national insurance (11% on earnings of above £110 pw) this becomes £198 per week or £857 per calendar month. Bearing in mind that a room in a very basic flatshare in London is usually well over £500 pcm it doesn't leave much over for other essentials (like £25 pw on Oyster card to travel to and from work !) ... So the answer has to be NO, unless you're still living with parents and don't have to factor in housing costs and bills. ***Many adult minimum wage earners in London would be as well off on unemployment benefits, that's the sad truth !****
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          Posted by nara (Domande: 0, Risposte: 0)
          Answered on October 1, 2011 12:30 pm
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            la differenza e' solo lo stato di avanzamento della malattia. essendo fuori dall'euro (con la BCE che propugna ed applica le stesse dottrine economiche che portarono alla grande depressione americana, e all'epoca la gente in strada camminava guardando in alto x evitare i disperati che si buttavano dalle finestre) e dentro il commwealth, la gran bretagna e' x cosi' dire 'rimasta indietro'. ma come ho gia' detto in un veccho post: il domino e' arrivato anche qui, e in un certo senso lo abbiamo portato noi. ci stanno costringendo a cambiare stile di vita: l'uomo e' passato dal nomadismo alla vita sedentaria, dal lavoro manuale a quello meccanico. lo stile di vita si rivoluzionera' ancora, speriamo presto e speriamo in modo realmente radicale. questo sistema e' finito, come fini' quello basato sulla schiavitu' e quello basato sulla servitu' e quello basato sul proletariato. come andra' a finire? personalmente non credo bene. l'unica mia speranza e' che in qualche modo si aprano spazi sufficienti in cui muoversi x chi riuscira' a superare il cambiamento. quando accadra'? noi abbiamo visto l'inizio della fine di un'era, spero che mio figlio veda l'avvento della successiva, ma non e' detto. troppi hanno interesse a trascinare con accanimento medico l'agonia di questo sistema.
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            Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
            Answered on October 1, 2011 10:51 am
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              Ciao Bisanzio, ho letto con interesse il tuo post. Credo che il succo sia: non fa nessuna differenza? Per me la differenza è questa. Qui ci sono piu' opportunità, ma tutte a basso prezzo (non per il software engineers naturalmente). Meno discriminazione, non si attaccano a leggi assurde per risparmiare e le proposte di lavoro arrivano, ma con £6.25 all'ora, 15K-16K all'anno o stipendi ugualmente ridicoli, ai costi Londinesi, dividendo un'appartamento con sconosciuti, si vive poi cosi' bene a lungo termine? Non è che sia stata proprio questa la causa dei riots londinesi? Dicono che il "segreto" sia parlare la lingua. Non vedo grossa differenza tra i locali e gli immigrati, in tutta onestà. Che tu faccia la room maid, il cameriere o il data entry, il coordinatore delle vendite, il receptionist, l'amministratore delle vendite, o che sappia tre lingue, quelli sono gli stipendi offerti, e mi sono letteralmente sorpresa della cosa, di questo crollo post tagli. Il principio è sempre quello. Piu' gente c'é a disposizione, piu' si abbassano i prezzi. tagli qui e tagli li, tanta gente a apiedi che fa la fila per un lavoro di 1/2 mesi, 3/4 mesi...a £7/8 sterline l'ora. la precarietà in Italia è ormai la norma, ma in UK siamo li.. Credo che sia il sistema che sia scoppiato, e che sia veramente una questione generalizzata.
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              Posted by nara (Domande: 0, Risposte: 0)
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                quando si puo' scegliere, scegliamo (quasi) sempre di risparmiare. o no? fra 2 negozi che offrono lo stesso articolo andiamo in quello meno caro, nello stesso negozio che offre 2 prodotti della stessa tipologia optiamo x quello piu' economico. e non guardiamo se comprando l'altro sosteniamo l'economia locale invece di inviare i nostri soldi in un viaggio senza ritorno in cina. qualcuno adesso levera' gli scudi: io sto attento!, io guardo prima la qualita'! MA FATEMI IL PIACERE! e' come x i fumatori, nessuno di loro getta mai il mozzicone di sigaretta in terra (dicono), ma le strade ne sono piene. il processo e' lo stesso x la manodopera. io faccio il giardiniere, in italia avevo una ditta mia, qui ora come ora lavoro (serenamente) x un vero e proprio imbellice totalmente incompetente. ma l'incompetenza permette ad altri di farsi avanti. e quando questi altri sono dotati di buona manualita', spirito di iniziativa e vera e propria determinazione a raggiungere un ben preciso traguardo, ci mettono poco a riempire ogni spazio vacante sul mercato. qui sta accadendo coi polacchi, che stanno facendo le scarpe ai locali (leggi britannici e immigrati di lunga data). x ora in lavori cui gli altri, impigriti da anni di benessere, non aspirano piu'. lo spazio, pero', non basta mai, anche xche' come accadde con gli angli e poi i sassoni all'epoca del tracollo dell'impero romano, che attirati da una terra dal clima piu' mite della loro si riversarono sulle coste britanniche in ondate successive, prima ricacciando i rimasugli imperiali e le popolazioni celtiche verso ovest fino a lasciare loro solo galles e cornovaglia, quindi scontrandosi fra loro in una guerra fratricida, cosi' sta avvenendo ora coi polacchi. fronte unito quando si tratta di scalzare un locale dal posto di lavoro (e vi posso assicurare che lo fanno), poi avviano la concorrenza fra di loro e verso l'imprenditoria locale, ancora composta da inglesi. la concorrenza fa bene al mercato, dira' qualcuno, si abbassano i prezzi e migliora la qualita'. se non avete ancora capito che questa teoria economica e' un'idiozia non ci sono piu' speranze. la concorrenza puo' essere un bene se e' impostata sulla QUALITA' in presenza di un prezzario calmierato che impedisce a tariffe orarie e prezzi di abbassarsi troppo! altrimenti inneschera' inevitabilmente una guerra dei prezzi, che verranno (e stanno venendo) regolarmente abbassati x combattere la concorrenza. tranne in quei settori in cui il cliente non puo' decidere assolutamente niente (carburanti, energia, trasporti, tutte le merci che dai trasporti dipendono e mettici dentro anche gli affitti). si innesca cosi' un divaricamento della forbice. da un lato alcuni beni "fondamentali" i cui prezzi tendono a salire, magari lentamente ma inesorabilmente, dall'altro tutti gli altri settori in cui la concorrenza porta non a puntare sulla qualita' ma sul prezzo. l'imprenditore che abbassa il prezzo finale poi taglia dove puo' tagliare: paghe, sicurezza, attrezzatura. infine e' la qualita' a risentirne, xche' se paghi poco un lavoratore devi andare a cercarlo sul fondo, nella melma della societa' umana. e i lavori di scarsa qualita' impoveriscono il consumatore finale. conviene pagare 200£ un paio di scarpe che durano 10 anni o cambiare scarpe tutti gli anni anche se le paghi 15£? conviene comprare le mele cinesi o sostenere il tuo vicino di casa che fa l'agricoltore, e che poi magari spende i soldi che tu gli hai dato chiamando l'altro tuo vicino di casa che fa l'imbianchino o venendo nel tuo negozietto di articoli d'ufficio a comprare buste da lettera che tu hai acquistato in una fabbrica locale e non in cina? e non scordate che anche l'imprenditore (quello piccolo almeno) e' a sua volta un consumatore finale. stiamo assistendo ad un impoverimento generale, con il "cliente" che viene abituato a pagare poco e che non convincerai piu' che deve tornare a pagare di piu', e che rapidamente comincera' a credere che anche quel prezzo raschiato all'osso e' in realta' troppo alto e ti chiedera' lo sconto. dietro di te c'e' la fila dei neo-imprenditori [polacchi:-)] pronti a ridurre il prezzo x scalzarti dal tuo posto, cosi' fai lo sconto. pero' poi devi rientrarci, quindi tagli altre spese e abbassi ancora la qualita' del tuo lavoro. ma la recinzione che hai costruito cade, devi tornare a sistemarla e ci metti piu' tempo che se l'avevi costruita x bene, e quel tempo nessuno te lo paga. come nessuno ti rimborsa la scarpa che si sfonda dopo 3 mesi, la pizza che fa schifo xche' fatta con farina di scarsa qualita', il vestito che si usura dopo pochi lavaggi, etc. io ho parlato dal punto di vista dell'imprenditore, ma anche coi lavoratori e' lo stesso. non sempre la proposta indecente di lavorare a paga ridotta viene dall'imprenditore: il lavoratore bisognoso (x non dire disperato) non solo accetta qualsiasi porcata, ma talvolta le propone. quando avevo ditta mia venivano persone a proporsi a prezzi ridicoli. io ho puntato sulla qualita' ed ho chiuso. semplicemente xche' anche gli altri imprenditori si sono in realta' impoveriti insieme ai loro dipendenti (anche se non nella stessa misura, ovviamente). e chi ancora ha i soldi ti prende per il collo. mi sono spesso state proposte paghe che non coprivano le spese dei lavori. ti do' 1000, prendere o lasciare. quando il lavoro costava a me 1200. ma vedi di andare a 'fanculo! me ne sto a letto, ho una bella moglie so io come impiegare il tempo libero invece che farmi venire il mal di fegato lavorando x uno s....o figlio di p.....a! ovviamente non ha funzionato, xche' dietro di me c'era la coda oscena degli idioimprenditori-taglia-costi. e stessa cosa succede x i lavoratori: dietro c'e' la coda degli immigrati pronti a tutto. a piccole rinunce in primis, ma dietro ce n'e' un altro ancora che rinuncia a qualcosina ancora e cosi' via. a forza di gocce la botte e' stata riempita. o i salari svuotati, se preferite. avrei ancora da scrivere sull'argomento (sono logorroico lo so), ma tiriamo le somme prima di annoiarvi. come? vi ho gia' annoiato? bene, chiudo rapidamente, grazie x l'onesta':-) e' spiacevole x me dirlo, ma l'immigrazione (selvaggia) in un'economia di libero mercato, rovina le terre meta di immigrazione. e' sempre stato cosi' e sempre cosi' sara'. facciamo parte di una malattia che dopo l'italia si e' attaccata anche all'inghilterra. mi pare che qui si sia ancora all'inizio, ma certe malattie progrediscono inesorabilmente a dispetto di qualsiasi tentativo di cura. se poi le medicine sono state fabbricate nell'ottica del cost-cutter vi potete immaginare a che servano. non funzionano neanche come placebo, anzi, ti fanno venire pure l'ulcera! l'unica speranza che vedo (scusatemi, non mi considero pessimista ma realista) e' un crollo quanto piu' rapido possibile di questo sistema socio-economico che ormai va avanti a bolle (di solito speculative). questo nella speranza che ne nasca non un neo-feudalesimo post-moderno ma un nuovo sistema "di vita", magari tipo quello che era del giappone fino a qualche anno fa, il cui obiettivo era l'occupazione al 100%. la fine di un'era giunge sempre con "spargimenti di sangue", tanto maggiori quanto questa fine si trascina x le lunghe. il vantaggio e' che di solito dopo c'e' piu' spazio.
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                Answered on October 1, 2011 8:21 am
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