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  • La Gran Bretagna pagherà per tutti? APACHE71 cosa ne pensi?
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La Tobin Tax di Eurolandia costerebbe
alla Gran Bretagna 22 miliardi di euro David Cameron si oppone al piano B dell’Ue, vale a dire l’introduzione dell’imposta sulle transazioni finanziarie nei soli Paesi dell’euro. In tal modo, l’Inghilterra verserebbe all’Europa una cifra monstre e brucerebbe temporaneamente circa 4.500 posti di lavoroIl primo ministro britannico Cameron si oppone strenuamente all’ipotesi di una tassa sulle transazioni finanziarie nel suo Paese. Ma di fronte al famoso piano B della Commissione Ue, vale a dire l’introduzione dell’imposta nei soli Paesi della moneta unica, la Gran Bretagna si troverebbe comunque costretta a pagare all’Europa fino a 22 miliardi di euro bruciando da sola, ma solo temporaneamente, circa 4.500 posti di lavoro concentrati prevalentemente nella capitale inglese. Lo rende noto un rapporto di Ernst&Young, una delle maggiori società di revisione del mondo. Uno studio, quello pubblicato ieri, che dimostra implicitamente l’applicabilità della tassa al di là del consenso di Londra, stimando, contemporaneamente, la misura dei suoi potenziali ricavi. Nelle ipotesi della Commissione, la tassa sulle transazioni finanziare dovrebbe avere un’aliquota dello 0,1 per cento sugli scambi di azioni e obbligazioni e dello 0,01 per cento sulle operazioni in derivati.

Qualora i Paesi membri dell’area euro decidessero di applicare la tassa senza l’ok del Regno Unito, spiega E&Y, “l’impatto dipenderebbe principalmente dal funzionamento dell’imposta”. Se il meccanismo di imponesse ad esempio di tassare tutte le operazioni di titoli denominati in euro (concentrate prevalentemente a Londra), continua il rapporto, allora “la tassa sulle transazioni potrebbe effettivamente essere imposta sul Regno Unito utilizzando una porta di servizio”. Da qui il calcolo definitivo: una tassa che si applicasse anche sulle transazioni valutarie, imporrebbe a Londra il pagamento di 22 miliardi di euro, il 64 per cento dei ricavi complessivi generati dalla tassa in Europa (35 miliardi). Escludendo gli scambi di valute, ovvero nell’ipotesi meno onerosa, il Regno Unito dovrebbe comunque versare 13 miliardi che, in ogni caso, costituirebbero il 58 per cento dei ricavi totali (a quel punto 22 miliardi).

Lo studio, pur non esprimendosi apertamente in tal senso, fa emergere implicitamente un paio di conclusioni. Primo: una Tobin tax (come viene comunemente chiamata, sebbene nel progetto originale di James Tobin si parlasse di tassare i soli scambi valutari) sarebbe applicabile comunque e avrebbe effetti diretti anche sul mercato londinese. Secondo: una sua introduzione alla sola Eurolandia finirebbe per trasformarsi in un’autentica beffa per il Regno Unito dal momento che i ricavi delle imposte sulle operazioni in euro finirebbero per trasferirsi direttamente nelle casse dei governi europei senza lasciare un solo centesimo in quelle del Tesoro britannico.

In Gran Bretagna, inoltre, una tassa applicata sulle sole transazioni in euro, inoltre, produrrebbe una contrazione per queste genere di attività, bruciando, secondo le stime, circa 4.500 posti di lavoro nell’industria finanziaria (che nel Regno Unito impiega 200 mila persone). In futuro, ipotizza comunque E&Y, la perdita iniziale di impieghi dovrebbe essere assorbita dall’intero comparto.

E in caso di ripensamento da parte di Londra? Una tassa applicata all’intera Unione europea – che non si limitasse dunque alle sole transazioni nella moneta unica – genererebbe ricavi per 53 miliardi (37 escludendo le operazioni valutarie), 41 dei quali provenienti dal Regno Unito (28 nel secondo caso). Una quota largamente maggioritaria, che deriva ovviamente dall’enorme peso relativo della piazza britannica. A Londra si scambia il 30 per cento delle azioni quotate in Europa, ma la percentuale sale a 84 per i bond e a 81 per gli scambi valutari. Aggiungendo i derivati, si arriva ad un ammontare di operazioni pari al 77 per cento dell’intero mercato europeo.

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Posted by admin (Domande: 149, Risposte: 0)
Asked on February 8, 2012 10:18 am
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toni, tutto quello che vuoi ma qui le banche sono praticamente TUTTE a partecipazione statale... RBS 83% (per fare un esempio). Ti ricordo anche che gli inglesi sono il popolo con maggior debiti sulle carte di credito in Europa (quasi 8/mila pounds a testa!!!!! vivono grazie al credito delle banche). Costi piu' alti d'europa per i trasporti. Inflazione piu' alta nell'UE (la banca centrale continua a stampare carta) L'unico stato al mondo (degli stati grandi ) che ha una ricchezza superiore il 200% dei debiti contratti e' l'Italia.... Quindi l'economia gira sul debito, purtroppo... :))
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Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
Answered on February 9, 2012 10:27 am
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    Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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    Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
    Answered on February 8, 2012 2:18 pm
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      Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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      Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
      Answered on February 8, 2012 3:01 pm
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        Margaret thatcher: POll Tax. Ryanair, Easyjet: Tobin Tax. (Utile per far saltare il turismo UK). . . .non stessa cosa poiche' percentuale e' una cosa, e amonatare fisso un altra, ma ce semo capiti. poi 'c'e' il piccolo azionista CARIPLO (ups marcincus). Se un cliente di Paribas, ogni volta che deve spostare un qualche migliaio di euro, da un portafoglio all'altro, con un minimo di desiderio di giocare in borsa, gli metti un ulteriore Balzello . . .mentre ci sono quelli ceh si divertono per bene . . tu cosa dici? https://en.wikipedia.org/wiki/Financial_crisis https://en.wikipedia.org/wiki/Asian_financial_crisis#Thailand 1997 Thai Bhat. Tu ci tieni alla mobilita' dei tuoi risparmi? Bott (Botto). Grecia. https://en.wikipedia.org/wiki/File:Greece_public_debt_1999-2010.svg .(Greece public debt 1999-2010). Piu' balzelli ci sono, minore e la mobilita'. Poi vi e' disocupazione come concetto ma 'lassamo sta' al momento. Fonti Sapere: Spirito (Lode Sia) Dornbusch Fischer: - Makroeconomia coros di Laurea In economia Aziendale Bocconi, l'universita' di mercurio con forse anche 'la zampa' di Hermes. https://www.unibocconi.eu giornali vari tra cui economist e Newsweek.
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        Posted by SuaSommezza (Domande: 0, Risposte: 0)
        Answered on February 8, 2012 7:23 pm
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          io direi prima di tutto togliere le banche sono enti privati nella magioranza e quindi fanno l'interessi loro non del popolo non dei governi dove facilmenti si possono trovare persone che si vendono e poi fanno i santi!!!!!!!!!!!!! se non si capisce questo potete mettere tutti i link della bocconi o fare tutte le scuole che comunque vi incalano nel sistema per farvi fare quello che il sistema vuole gli ultimi due presidenti che volevano utilizzatre "banconote" di stato erano lincol e kennedy...guarda caso anno fatto la stessa fine..vedete il perche...semplice uno itrodusse il dollaro di stato...e l'altro lo voleva introdurre e lo fecero fuori prima...che strane similitudini.....molto strane...well non direi...hasta la victoria y siempre!
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          Posted by toniB (Domande: 0, Risposte: 0)
          Answered on February 9, 2012 9:40 am
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            toni, tutto quello che vuoi ma qui le banche sono praticamente TUTTE a partecipazione statale... RBS 83% (per fare un esempio). Ti ricordo anche che gli inglesi sono il popolo con maggior debiti sulle carte di credito in Europa (quasi 8/mila pounds a testa!!!!! vivono grazie al credito delle banche). Costi piu' alti d'europa per i trasporti. Inflazione piu' alta nell'UE (la banca centrale continua a stampare carta) L'unico stato al mondo (degli stati grandi ) che ha una ricchezza superiore il 200% dei debiti contratti e' l'Italia.... Quindi l'economia gira sul debito, purtroppo... :))
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            Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
            Answered on February 9, 2012 10:27 am
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              Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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              Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
              Answered on February 8, 2012 2:18 pm
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                Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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                Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                Answered on February 8, 2012 3:01 pm
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                  Margaret thatcher: POll Tax. Ryanair, Easyjet: Tobin Tax. (Utile per far saltare il turismo UK). . . .non stessa cosa poiche' percentuale e' una cosa, e amonatare fisso un altra, ma ce semo capiti. poi 'c'e' il piccolo azionista CARIPLO (ups marcincus). Se un cliente di Paribas, ogni volta che deve spostare un qualche migliaio di euro, da un portafoglio all'altro, con un minimo di desiderio di giocare in borsa, gli metti un ulteriore Balzello . . .mentre ci sono quelli ceh si divertono per bene . . tu cosa dici? https://en.wikipedia.org/wiki/Financial_crisis https://en.wikipedia.org/wiki/Asian_financial_crisis#Thailand 1997 Thai Bhat. Tu ci tieni alla mobilita' dei tuoi risparmi? Bott (Botto). Grecia. https://en.wikipedia.org/wiki/File:Greece_public_debt_1999-2010.svg .(Greece public debt 1999-2010). Piu' balzelli ci sono, minore e la mobilita'. Poi vi e' disocupazione come concetto ma 'lassamo sta' al momento. Fonti Sapere: Spirito (Lode Sia) Dornbusch Fischer: - Makroeconomia coros di Laurea In economia Aziendale Bocconi, l'universita' di mercurio con forse anche 'la zampa' di Hermes. https://www.unibocconi.eu giornali vari tra cui economist e Newsweek.
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                  Answered on February 8, 2012 7:23 pm
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                    Posted by toniB (Domande: 0, Risposte: 0)
                    Answered on February 9, 2012 9:40 am
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                      toni, tutto quello che vuoi ma qui le banche sono praticamente TUTTE a partecipazione statale... RBS 83% (per fare un esempio). Ti ricordo anche che gli inglesi sono il popolo con maggior debiti sulle carte di credito in Europa (quasi 8/mila pounds a testa!!!!! vivono grazie al credito delle banche). Costi piu' alti d'europa per i trasporti. Inflazione piu' alta nell'UE (la banca centrale continua a stampare carta) L'unico stato al mondo (degli stati grandi ) che ha una ricchezza superiore il 200% dei debiti contratti e' l'Italia.... Quindi l'economia gira sul debito, purtroppo... :))
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                      Answered on February 9, 2012 10:27 am
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                        Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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                        Answered on February 8, 2012 2:18 pm
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                          Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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                          Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                          Answered on February 8, 2012 3:01 pm
                            Private answer
                            Margaret thatcher: POll Tax. Ryanair, Easyjet: Tobin Tax. (Utile per far saltare il turismo UK). . . .non stessa cosa poiche' percentuale e' una cosa, e amonatare fisso un altra, ma ce semo capiti. poi 'c'e' il piccolo azionista CARIPLO (ups marcincus). Se un cliente di Paribas, ogni volta che deve spostare un qualche migliaio di euro, da un portafoglio all'altro, con un minimo di desiderio di giocare in borsa, gli metti un ulteriore Balzello . . .mentre ci sono quelli ceh si divertono per bene . . tu cosa dici? https://en.wikipedia.org/wiki/Financial_crisis https://en.wikipedia.org/wiki/Asian_financial_crisis#Thailand 1997 Thai Bhat. Tu ci tieni alla mobilita' dei tuoi risparmi? Bott (Botto). Grecia. https://en.wikipedia.org/wiki/File:Greece_public_debt_1999-2010.svg .(Greece public debt 1999-2010). Piu' balzelli ci sono, minore e la mobilita'. Poi vi e' disocupazione come concetto ma 'lassamo sta' al momento. Fonti Sapere: Spirito (Lode Sia) Dornbusch Fischer: - Makroeconomia coros di Laurea In economia Aziendale Bocconi, l'universita' di mercurio con forse anche 'la zampa' di Hermes. https://www.unibocconi.eu giornali vari tra cui economist e Newsweek.
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                            Posted by SuaSommezza (Domande: 0, Risposte: 0)
                            Answered on February 8, 2012 7:23 pm
                              Private answer
                              io direi prima di tutto togliere le banche sono enti privati nella magioranza e quindi fanno l'interessi loro non del popolo non dei governi dove facilmenti si possono trovare persone che si vendono e poi fanno i santi!!!!!!!!!!!!! se non si capisce questo potete mettere tutti i link della bocconi o fare tutte le scuole che comunque vi incalano nel sistema per farvi fare quello che il sistema vuole gli ultimi due presidenti che volevano utilizzatre "banconote" di stato erano lincol e kennedy...guarda caso anno fatto la stessa fine..vedete il perche...semplice uno itrodusse il dollaro di stato...e l'altro lo voleva introdurre e lo fecero fuori prima...che strane similitudini.....molto strane...well non direi...hasta la victoria y siempre!
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                              Posted by toniB (Domande: 0, Risposte: 0)
                              Answered on February 9, 2012 9:40 am
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                                toni, tutto quello che vuoi ma qui le banche sono praticamente TUTTE a partecipazione statale... RBS 83% (per fare un esempio). Ti ricordo anche che gli inglesi sono il popolo con maggior debiti sulle carte di credito in Europa (quasi 8/mila pounds a testa!!!!! vivono grazie al credito delle banche). Costi piu' alti d'europa per i trasporti. Inflazione piu' alta nell'UE (la banca centrale continua a stampare carta) L'unico stato al mondo (degli stati grandi ) che ha una ricchezza superiore il 200% dei debiti contratti e' l'Italia.... Quindi l'economia gira sul debito, purtroppo... :))
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                                Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                Answered on February 9, 2012 10:27 am
                                  Private answer
                                  Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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                                  Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                  Answered on February 8, 2012 2:18 pm
                                    -1
                                    Private answer
                                    Articolo interessante, ma analizziamo i vari punti con estrema attenzione: - tobin tax per transazioni finanziarie in euro/GBP: se io sono un'azienda e devo fare una transazione finanziaria e devo pagare lo 0,1% cerchero' di farla nei paesi dove non e' prevista tale tassazione. A questo punto i casi sono due; o vado a fare le transazioni ad Hong Kong (per esempio) o decido di pagare le tasse (indovinate cosa succederebbe..). La Gran Bretagna a questo punto e', a mio parere, in una situazione di forza: se la tassa fosse applicata esclusivamente sulla valuta Euro basta fare la transazione in altra valuta (ed il gioco e' fatto): molto semplice anche pensare che ogni europeo che vuole fare transazioni finanziare di un certo livello opti per farla in valuta non euro piuttosto che pagare la tassazione. Se invece ci si dovesse trovare nell'obbligo di tassare le transazioni di OGNI valuta Cameron potrebbe decidere di stare completamente fuori dai giochi: pur da valutare l'impatto nei rapporti con la UE per altre mille cose, la Gran Bretagna diventerebbe una specie di paradiso fiscale per tutte le operazioni finanziarie, e potrebbe addirittura trovare piu' benefici che negativita'. Ricordiamo che la parte finanziaria contribuisce in maniera enorme al prodotto interno lorno GB, quindi ci potrebbe addirittura essere un aumento delle transazioni sulla bella citta' del Big Ben... A questo punto la questione diventa macroeconomica e politica: in che modo la GB si potra' porre nei confronti della UE su ogni singola scelta effettuata, e che impatto le decisioni prese avranno sulle transazioni GB/EU non finanziare e negli equilibri politici tra le parti? E' un ragionamento che difficilmente riesco a portare a terra ed a concretizzare economicamente: sta di fatto che Cameron probabilmente lo ha gia' analizzato e per il momento ha espresso il suo diniego alla tassa, mettendosi in una posizione laterale: se la situazione dovesse rimanere cosi' e la UE decidesse di tassare solo le transazioni in euro a questo punto la GB sarebbe lo sbocco naturale e volontario di tutte le transazioni finanziare di grosso volume, aumentando i margini della CITY. L'unica vero rischio per la GB e' quello di DOVERE per forza accettare la tassa (per i sopraccitati motivi politici/macro). In questo caso il rischio e' che le transazioni non solo escano dall'Inghilterra, ma addirittura dall'Europa, non nel breve termine ma sicuramente nel lungo, portando alla fine un danno a tutti... Altra considerazione negativa: se oggi la UE decidesse di far pagare la tasso sulle transazioni in Euro non e' detto che in futuro non possa invece premiare le transazioni in tal valuta facendo spostare le attuali transazioni londinesi sul territorio europeo e penalizzando proprio la GB. In definitiva: ora l'Europa ha bisogno di soldi, quindi tassa le transazioni; potrebbe esserci un accordo di tassare questo tipo di operativita' solo per tot anni e da parte di tutti, con un impatto solo temporaneamente negativo, per creare la cassa oggi necessaria, ma stabilendo gia' per il futuro un ritorno alle attuali regole. con una soluzione del genere la GB potrebbe far buon viso a cattivo gioco, rimandendo in contatto con la UE nel miglior modo possibile, cercando di evitare troppi cali di transazioni nel lungo, ma facendo qualche sacrificio nel breve. Ai posteri l'ardua sentenza... non vorrei essere nei panni di Cameron... :)))))
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                                    Posted by Apache71 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                    Answered on February 8, 2012 3:01 pm
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                                      Margaret thatcher: POll Tax. Ryanair, Easyjet: Tobin Tax. (Utile per far saltare il turismo UK). . . .non stessa cosa poiche' percentuale e' una cosa, e amonatare fisso un altra, ma ce semo capiti. poi 'c'e' il piccolo azionista CARIPLO (ups marcincus). Se un cliente di Paribas, ogni volta che deve spostare un qualche migliaio di euro, da un portafoglio all'altro, con un minimo di desiderio di giocare in borsa, gli metti un ulteriore Balzello . . .mentre ci sono quelli ceh si divertono per bene . . tu cosa dici? https://en.wikipedia.org/wiki/Financial_crisis https://en.wikipedia.org/wiki/Asian_financial_crisis#Thailand 1997 Thai Bhat. Tu ci tieni alla mobilita' dei tuoi risparmi? Bott (Botto). Grecia. https://en.wikipedia.org/wiki/File:Greece_public_debt_1999-2010.svg .(Greece public debt 1999-2010). Piu' balzelli ci sono, minore e la mobilita'. Poi vi e' disocupazione come concetto ma 'lassamo sta' al momento. Fonti Sapere: Spirito (Lode Sia) Dornbusch Fischer: - Makroeconomia coros di Laurea In economia Aziendale Bocconi, l'universita' di mercurio con forse anche 'la zampa' di Hermes. https://www.unibocconi.eu giornali vari tra cui economist e Newsweek.
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                                      Posted by SuaSommezza (Domande: 0, Risposte: 0)
                                      Answered on February 8, 2012 7:23 pm
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                                        io direi prima di tutto togliere le banche sono enti privati nella magioranza e quindi fanno l'interessi loro non del popolo non dei governi dove facilmenti si possono trovare persone che si vendono e poi fanno i santi!!!!!!!!!!!!! se non si capisce questo potete mettere tutti i link della bocconi o fare tutte le scuole che comunque vi incalano nel sistema per farvi fare quello che il sistema vuole gli ultimi due presidenti che volevano utilizzatre "banconote" di stato erano lincol e kennedy...guarda caso anno fatto la stessa fine..vedete il perche...semplice uno itrodusse il dollaro di stato...e l'altro lo voleva introdurre e lo fecero fuori prima...che strane similitudini.....molto strane...well non direi...hasta la victoria y siempre!
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                                        Posted by toniB (Domande: 0, Risposte: 0)
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