♥ 0 | L’Italia sprecona: la beffa dell’identità elettronica Anni di sperimentazione, costi altissimi. E ora la card riparte da zero di Matteo Palo ROMA, 10 settembre 2012 – PIÙ di dieci anni persi, centinaia di milioni di euro finiti al macero e tanto lavoro della pubblica amministrazione per tornare al punto di partenza. La carta di identità elettronica, secondo gli ultimi progetti del governo dei tecnici, finisce nel cestino. Sarà sostituita da un nuovo documento unico, che incorporerà anche la tessera sanitaria e il codice fiscale. Una rivoluzione tecnologica (almeno si spera), destinata a mettere una pietra tombale su una delle riforme più fallimentari della recente storia italiana. IL PROGETTO resta nel limbo per diversi anni e solo nel 2000 arriva un decreto che finalmente lo fa sbocciare. Nel 2001 parte una prima sperimentazione e nel 2006 viene messo a punto un piano industriale dal Poligrafico dello Stato che stima in 537,6 milioni di euro i costi per assicurare quasi 49 milioni di carte ai cittadini. La sperimentazione coinvolge 180 Comuni e porta a emettere, nel tempo, più o meno tre milioni di carte di identità elettroniche. Marked as spam |
Pronti a sborsare 12 euro?
« Back to Previous Page
« Back to Previous Page