SARA’ STATO PERCHE’…

…ho dato l’appuntamento al crematorio di West Ham che ieri sera nessuno si e’ unito a me ed Alessia? O perche’ avevo promesso un non-programma sicuramente deludente? Fatto sta che eravamo solo in 2 (ma che dispiacere!)
La zona non offre grandi attrattive, senonche’, cercando su Google per musica live, incappo nel sito del Bridge House 2, il “leggendaro BH2”. Ingresso free, tre gruppi che suonano. Perche’ no?
E cosi’ la nostra meta e’ il BH2. Per due giorni internet a casa mia non ha funzionato se non a singhiozzo per decidere di mollarmi del tutto giovedi mattina. Non mi ricordo l’indirizzo, ho solo una vaga memoria della posizione della strada, una parallela di Manor road quasi arrivati a Canning Town station. Ci incamminiamo in quella direzione, lungo una strada dove dopo un po’ scompaiono anche le case, rimane solo la ferrovia e oltre di essa magazzini ed altri impianti industriali. Arrivati in cima a Manor Road siamo costretti ad usare Google per orientarci: qui e’ tutto un cantiere e il dubbio di aver sbagliato strada e’ forte. in realta siamo vicini, dobbiamo solo attraversare la strada e raggiungere la parallela. Dal suo imbocco guardiamo la strada: si inoltra tra la ferrovia ed una fila di magazzini. Ci guardiamo negli occhi, dubbiosi, ma un cartello (piccolo) appeso al muro riporta la scritta BH2 sopra una freccia. Quindi siamo sulla buona strada. Ci incamminiamo, sfilando accanto a magazzini, fabbriche di non si sa cosa, cantieri e piazzali ingombri di macerie e ruspe gigantesche. Un camion sta appollaiato su un tetto, a mo’ di insegna di una compagnia. -Qui finiamo in un posto dove ci espiantano gli organi-, commenta Alessia. e poco dopo passiamo davanti ad un pub il cui aspetto e posizione fa pensare che quegli organi espiantati li servano da mangiare, li’. Facciamo tutta la strada, arriviamo a Star Lane station e del BH2 nessuna traccia. Ci giriamo ed appoggiato in terra un altro cartello con scritto “the legendary Bridge House 2”. Non si puo’ che ridere e tornare sui nostri passi, e cosi’ troviamo un terzo cartello, che non potevamo vedere venendo dall’altra direzione, che ci guida in una traversa ancor piu’ tetra e polverosa fino ad un localino il cui accesso e’ condiviso con una officina di autoriparazioni che alle 8 di sera e’ ancora aperta. un gruppetto di ragazzi con giubbotti di pelle beve birra di fronte alla piccola porta di ingresso. -Direi di provare ad entrare-, dico io. -Ormai siamo qui.
Attraversiamo la strada ed indovinate un po’… i ragazzi parlano italiano! Li scansiamo, saliamo le scale e raggiungiamo uno spazio veramente angusto occupato per un quarto dallo spazio transennato dove si esibiscono le band. Uno striscione rosa pieno di brillantini dice “Happy 18th Birthday!” Fantastico, una festa di diciottenni. Giriamo sui tacchi e torniamo giu’. Uscendo chiedo ai ragazzi: -Ma c’e’ un compleanno? -Sembra-, risponde uno. -Noi siamo qui per suonare e non ne sapevamo niente.
-Chi siete?
-Gli Charme.
-Ah, siamo venuti proprio ad ascoltare voi.
-Davvero?…- E continuiamo a parlare. Ovviamente non possiamo piu’ andarcene finche’ non hanno suonato. Prima di loro si esibisce un gruppo rock, bravi ma ripetitivi.
Be’, devo dire che mi sono piaciuti. Anche se chi se lo immaginava di andare a finire in un locale underground nel mezzo di una zona industriale inquietante per ascoltare un gruppo appena emigrato dalla sicilia!
Questo e’ il link su Myspace

https://www.myspace.com/charmerockband/music/songs/1-modern-times-83648869

ma vi assicuro che dal vivo sono migliori.
Stasera alle 8 suonano al Bird’s Nest (chissa’ se quest’uccello e’ un cuculo) vicino Greenwich

https://www.viewlondon.co.uk/pubsandbars/birds-nest-maps-26797.html

e lunedi alla stessa ora al Barfly di Camden.
Per chi ha la possibilita’ consiglio caldamente di andare ad ascoltarli.

PS la serata e’ finita in un ristorante messicano con una salsa very hot, ma non credo che a voi interessi.