♥ 0 | dato che oggi sono in vena di sfoghi, vi raccontero’ le mie esperienze a livello di shared flats, cosi’ magari coloro che stanno x arrivare si potranno fare un’idea. la prima camera che ho preso a londra era a kensal green. in casa di un inglese. dopo l’ostello, un luogo che, con l’immenso cimitero che si stendeva dietro l’edificio e i personaggi che incontravi la notte andando in bagno, pareva uscito da un film dell’orrore, la camera nn sembrava tanto male. nn c’era internet, nel corridoio e nella camera stessa erano ammassate cianfrusaglie del padrone di casa; la cucina era cosi’ sporca che se toccavi qualcosa ci rimanevi appiccicato, pulirla era impossibile in quanto ripeina di sacchetti e sacchettini, scatole,barattoli e barattoloni e dalle stoviglie bellamente lasciate all’aria: cominciai una dieta vegetariana cruda. che a parte x i temporanei problemi intestinali dovuti al cambio repentino di dieta ebbe il pregio di farmi perdere 8 kg in circa 3 mesi. ma ancora nn avevo capito dov’ero. poi, piano piano, aprii gli occhi. iniziai a vedere i rimasugli di cibo nel lavandino in bagno dopo i gargarismi del landlord, una notte trovai qualcosa a galleggiare nel cesso. mi decisi ad andarmene quando notai, sulla parete a fianco della tazza del cesso, cosi’ vicina che nn potevi evitare di toccarla quando ti sedevi, un numero impressionante di caccole appicciate e spalmate sulle piastrelle. ora, ovviamente, sto cercando il modo di prendermi un appartamento x i fatti miei, magari con una camera da subaffittare ma ad una persona di mia scelta, nn certo un sudicione proveniente dal primo,secondo o terzo mondo che sia, qualcuno che abbia un minimo di idea di cosa sia l’igiene. se ne trovano,oltre che fra gli italiani (i piu’ odiati negli shared flats), fra chi viene dall’est europa. ovviamente nn dovra’ essere un ubriacone, e questo riduce un poco la scelta. Marked as spam |
stanco di vivere con le bestie
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