Suonare a Londra

cercate cantanti?

L'italiano di Cutugno ha spopolato anche in Bulgaria, Ungheria e Cecoslovacchia, pare. E ti sei dimenticato Angelo Branduardi in Germania. Come dicevo sopra, che al pubblico non gliene freghi niente è una cosa, che proporre cantautori italiani sia privo di senso è un'altra. Anche se possono coincidere, dato che se proponi cose che nessuno vuole ascoltare non ti fanno suonare. La pizzeria Fratelli La Bufala a Charing Cross x un po' di tempo aveva un cantante la domenica sera, poi hanno smesso quando è cambiato il manager. Se uno si va a proporre senza pretesa di compenso, penso che anche posti non solitamente usi a fare musica dal vivo potrebbero aprire le porte.

Concordo con Bisanzio72, io vittima (non canto e suono) di scherno riguardo alla musica italiana (that's amore mambo italiano shaddap your face ecc ecc. cose mai sentite in italia) della musica italiana moderna si conosce il Bocelli (perche' per gli anglosassoni Pavarotti e Bocelli rappresentano la musica italiana moderna....) Sconosciuti i big Mina, Celentano, Battisti e tutte le leggende italiane. Una mia ex conosceva Nessun Dolore di Battisti (sembra che un suo amico compro' il 45 giri molti anni fa' in un negozio di beneficenza nel nord) Conosciuta per ovvie ragioni Sabrina Salerno (Boys) che si presento' a Top of the Pops negli anni 80. In Europa da Mosca a Lisbona ho sentito successi italiani di Nannini, Paolo Conte, Cutugno, I Carrisi, Celentano, Ramazzotti e Pausini. Nell'ex cortina di ferro credo che erano ammessi gli artisti che i loro regimi consideravano allineati alla cultura di sinistra, cio' spiega anche perche' nei paesi slavi o fortemente cattolici (Slovacchia e Polonia ma anche Ungheria) l'immagine di Al Bano e Romina con Toto Cutugno fosse benedetta! Concludo con la Francia dove L'Italiano di Cutugno spopolo' alla grande! Per me che amo il rock progressive italiano certamente essere qui e spiegare ai locali che l'Italia non e' Dean Martin e soci, e' arduo. Infatti non ci provo neanche. Buona fortuna. P.S. A North Finchley (nord di Londra) c'e' il ristorante italiano "Il funghetto" che faceva serate di musica italiana ma per palati britannici. Trovatelo su google e vedete voi.

Bisanzio72, certamente provare non nuoce ma io suono nei piano bar di Londra da 12 anni e le uniche canzoni "italiane" che qui mi hanno mai richiesto sono 'Volare' (nella versione italoamericana di Dean Martin), 'Time to say goodbye' (versione inglese di 'Con te partiro'), 'L'Italiano' (richiesta solo da russi, slavi e croati). Infine richiestissima e' la canzone che d'italiano ha solo il titolo, 'Mambo italiano'. Good luck guys!

Perché non ha senso? Io ho sentito cantare in francese, per dire. Magari non gliene frega niente a nessuno, ma di per sé proporre cantautori italiani non mi pare privo di significato.

Troverete diverse 'open mics' in vari pubs, dove pero' dovete cantate in inglese perche' ovviamente non ha nessun senso proporre cantautori italiani in UK. Scordatevi pero' un qualsiasi compenso economico, che gia' e' poco per i molti professionisti che lottano per le poche regular gigs rimaste, purtroppo ne so qualcosa!