« Back to Previous Page
0

L’articolo della BBC parla di 5 milioni di persone che, pur lavorando, guadagnano meno del necessario per vivere.
Il dato riguarda principalmente giovani e donne.
I contratti part-time, sempre piú diffusi, hanno paghe orarie piú basse e, pur lavorando 40 e piú ore a settimana, i piú non riescono a camparci.

L’articolo del Guardian, qui di sotto allegato, ci dice che in UK l’un per cento degli straricchi possiede il 60 per cento della ricchezza totale e piú di 100 volte di piú di quanto possiede il 20 per cento della popolazione meno abbiente.

La conclusione che sembra trarsene é che se non si ha un profilo professionale molto qualificato, la vita in UK é maledettamente dura.
Oggigiorno, trasferirsi qui affidandosi alla buona sorte é estremamente rischioso.

https://www.theguardian.com/commentisfree/video/2013/oct/08/inequality-how-wealth-distributed-uk-animated-video

Marked as spam
Posted by unknown (Domande: 3577, Risposte: 0)
Asked on November 3, 2013 11:51 am
112 views
Private answer
Bisanzio, che somme dobbiamo tirare quindi? 60%? Sicuro?
Marked as spam
Posted by Alondradavvero (Domande: 0, Risposte: 0)
Answered on November 7, 2013 12:26 pm
    Private answer
    E sti cazzi non ce lo mettiamo???
    Marked as spam
    Posted by sarina00 (Domande: 0, Risposte: 0)
    Answered on November 3, 2013 3:23 pm
      Private answer
      Certo che ce lo mettiamo. Tutte le opinioni sono benvenute :)
      Marked as spam
      Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
      Answered on November 3, 2013 3:32 pm
        Private answer
        Banco di prova del neo-liberismo, il Regno Unito ha, accanto a tutte le facilitazioni che noi elogiamo tanto quali l'assenza di burocrazia, un tessuto sociale che va disgregandosi progressivamente. Aiutato anche dalla mancanza totale di reali tutele per i lavoratori: finche' c'era una sovraofferta di lavori non era difficile spuntare condizioni migliori, ma ora che grazie ad una "importazione" massiccia di migranti sono riusciti ad avere piu' braccia che lavori, non c'e' niente che impedisca agli imprenditori di stabilire le modalita' di lavoro, dai turni alle paghe. E questo vale per le aree dove il lavoro c'e', perche' Londra e' piu' o meno un'isola felice: se ci si sposta nel Galles o in Scozia, per esempio, le cose sono ed erano diverse gia' anni fa, con molti dipendenti che venivano lasciati a casa 3/4 mesi l'anno per scarsita' di lavoro. Non per nulla il 60% delle famiglie britanniche fa uso (lo scrivo volutamente come per le sostanze che provocano assuefazione) di benefits: job seeker allowance, child benefits, house benefits, council houses e via dicendo. Benefits che hanno subito un giro di vite lo scorso anno e pare ne subiranno un altro il prossimo. Mentre articoli di giornale a raffica che sottolineano (mentendo spudoratamente) quanto i migranti UE pesino sul welfare britannico. Tirate le somme.
        Marked as spam
        Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
        Answered on November 3, 2013 8:45 pm
          Private answer
          Ben detto. I migranti UE non pesano affatto sul walfare britannico. Tutt'altro. Paghiamo in tasse il 34% in piú di quello che riceviamo in benefits e abbiamo il 45% di probabilitá in meno di ricevere benefits e agevolazioni fiscali rispetto ai britannici. Fonte, University College London. https://www.theguardian.com/uk-news/2013/nov/05/migration-target-useless-experts?CMP=fb_gu
          Marked as spam
          Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
          Answered on November 6, 2013 1:28 am
            Private answer
            Bisanzio, che somme dobbiamo tirare quindi? 60%? Sicuro?
            Marked as spam
            Posted by Alondradavvero (Domande: 0, Risposte: 0)
            Answered on November 7, 2013 12:26 pm
              Private answer
              E sti cazzi non ce lo mettiamo???
              Marked as spam
              Posted by sarina00 (Domande: 0, Risposte: 0)
              Answered on November 3, 2013 3:23 pm
                Private answer
                Certo che ce lo mettiamo. Tutte le opinioni sono benvenute :)
                Marked as spam
                Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                Answered on November 3, 2013 3:32 pm
                  Private answer
                  Banco di prova del neo-liberismo, il Regno Unito ha, accanto a tutte le facilitazioni che noi elogiamo tanto quali l'assenza di burocrazia, un tessuto sociale che va disgregandosi progressivamente. Aiutato anche dalla mancanza totale di reali tutele per i lavoratori: finche' c'era una sovraofferta di lavori non era difficile spuntare condizioni migliori, ma ora che grazie ad una "importazione" massiccia di migranti sono riusciti ad avere piu' braccia che lavori, non c'e' niente che impedisca agli imprenditori di stabilire le modalita' di lavoro, dai turni alle paghe. E questo vale per le aree dove il lavoro c'e', perche' Londra e' piu' o meno un'isola felice: se ci si sposta nel Galles o in Scozia, per esempio, le cose sono ed erano diverse gia' anni fa, con molti dipendenti che venivano lasciati a casa 3/4 mesi l'anno per scarsita' di lavoro. Non per nulla il 60% delle famiglie britanniche fa uso (lo scrivo volutamente come per le sostanze che provocano assuefazione) di benefits: job seeker allowance, child benefits, house benefits, council houses e via dicendo. Benefits che hanno subito un giro di vite lo scorso anno e pare ne subiranno un altro il prossimo. Mentre articoli di giornale a raffica che sottolineano (mentendo spudoratamente) quanto i migranti UE pesino sul welfare britannico. Tirate le somme.
                  Marked as spam
                  Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                  Answered on November 3, 2013 8:45 pm
                    Private answer
                    Ben detto. I migranti UE non pesano affatto sul walfare britannico. Tutt'altro. Paghiamo in tasse il 34% in piú di quello che riceviamo in benefits e abbiamo il 45% di probabilitá in meno di ricevere benefits e agevolazioni fiscali rispetto ai britannici. Fonte, University College London. https://www.theguardian.com/uk-news/2013/nov/05/migration-target-useless-experts?CMP=fb_gu
                    Marked as spam
                    Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                    Answered on November 6, 2013 1:28 am
                      Private answer
                      Bisanzio, che somme dobbiamo tirare quindi? 60%? Sicuro?
                      Marked as spam
                      Posted by Alondradavvero (Domande: 0, Risposte: 0)
                      Answered on November 7, 2013 12:26 pm
                        Private answer
                        E sti cazzi non ce lo mettiamo???
                        Marked as spam
                        Posted by sarina00 (Domande: 0, Risposte: 0)
                        Answered on November 3, 2013 3:23 pm
                          Private answer
                          Certo che ce lo mettiamo. Tutte le opinioni sono benvenute :)
                          Marked as spam
                          Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                          Answered on November 3, 2013 3:32 pm
                            Private answer
                            Banco di prova del neo-liberismo, il Regno Unito ha, accanto a tutte le facilitazioni che noi elogiamo tanto quali l'assenza di burocrazia, un tessuto sociale che va disgregandosi progressivamente. Aiutato anche dalla mancanza totale di reali tutele per i lavoratori: finche' c'era una sovraofferta di lavori non era difficile spuntare condizioni migliori, ma ora che grazie ad una "importazione" massiccia di migranti sono riusciti ad avere piu' braccia che lavori, non c'e' niente che impedisca agli imprenditori di stabilire le modalita' di lavoro, dai turni alle paghe. E questo vale per le aree dove il lavoro c'e', perche' Londra e' piu' o meno un'isola felice: se ci si sposta nel Galles o in Scozia, per esempio, le cose sono ed erano diverse gia' anni fa, con molti dipendenti che venivano lasciati a casa 3/4 mesi l'anno per scarsita' di lavoro. Non per nulla il 60% delle famiglie britanniche fa uso (lo scrivo volutamente come per le sostanze che provocano assuefazione) di benefits: job seeker allowance, child benefits, house benefits, council houses e via dicendo. Benefits che hanno subito un giro di vite lo scorso anno e pare ne subiranno un altro il prossimo. Mentre articoli di giornale a raffica che sottolineano (mentendo spudoratamente) quanto i migranti UE pesino sul welfare britannico. Tirate le somme.
                            Marked as spam
                            Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                            Answered on November 3, 2013 8:45 pm
                              Private answer
                              Ben detto. I migranti UE non pesano affatto sul walfare britannico. Tutt'altro. Paghiamo in tasse il 34% in piú di quello che riceviamo in benefits e abbiamo il 45% di probabilitá in meno di ricevere benefits e agevolazioni fiscali rispetto ai britannici. Fonte, University College London. https://www.theguardian.com/uk-news/2013/nov/05/migration-target-useless-experts?CMP=fb_gu
                              Marked as spam
                              Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                              Answered on November 6, 2013 1:28 am
                                Private answer
                                Bisanzio, che somme dobbiamo tirare quindi? 60%? Sicuro?
                                Marked as spam
                                Posted by Alondradavvero (Domande: 0, Risposte: 0)
                                Answered on November 7, 2013 12:26 pm
                                  -2
                                  Private answer
                                  E sti cazzi non ce lo mettiamo???
                                  Marked as spam
                                  Posted by sarina00 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                  Answered on November 3, 2013 3:23 pm
                                    Private answer
                                    Certo che ce lo mettiamo. Tutte le opinioni sono benvenute :)
                                    Marked as spam
                                    Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                                    Answered on November 3, 2013 3:32 pm
                                      Private answer
                                      Banco di prova del neo-liberismo, il Regno Unito ha, accanto a tutte le facilitazioni che noi elogiamo tanto quali l'assenza di burocrazia, un tessuto sociale che va disgregandosi progressivamente. Aiutato anche dalla mancanza totale di reali tutele per i lavoratori: finche' c'era una sovraofferta di lavori non era difficile spuntare condizioni migliori, ma ora che grazie ad una "importazione" massiccia di migranti sono riusciti ad avere piu' braccia che lavori, non c'e' niente che impedisca agli imprenditori di stabilire le modalita' di lavoro, dai turni alle paghe. E questo vale per le aree dove il lavoro c'e', perche' Londra e' piu' o meno un'isola felice: se ci si sposta nel Galles o in Scozia, per esempio, le cose sono ed erano diverse gia' anni fa, con molti dipendenti che venivano lasciati a casa 3/4 mesi l'anno per scarsita' di lavoro. Non per nulla il 60% delle famiglie britanniche fa uso (lo scrivo volutamente come per le sostanze che provocano assuefazione) di benefits: job seeker allowance, child benefits, house benefits, council houses e via dicendo. Benefits che hanno subito un giro di vite lo scorso anno e pare ne subiranno un altro il prossimo. Mentre articoli di giornale a raffica che sottolineano (mentendo spudoratamente) quanto i migranti UE pesino sul welfare britannico. Tirate le somme.
                                      Marked as spam
                                      Posted by Bisanzio72 (Domande: 0, Risposte: 0)
                                      Answered on November 3, 2013 8:45 pm
                                        -4
                                        Private answer
                                        Ben detto. I migranti UE non pesano affatto sul walfare britannico. Tutt'altro. Paghiamo in tasse il 34% in piú di quello che riceviamo in benefits e abbiamo il 45% di probabilitá in meno di ricevere benefits e agevolazioni fiscali rispetto ai britannici. Fonte, University College London. https://www.theguardian.com/uk-news/2013/nov/05/migration-target-useless-experts?CMP=fb_gu
                                        Marked as spam
                                        Posted by coccobill (Domande: 0, Risposte: 0)
                                        Answered on November 6, 2013 1:28 am
                                          « Back to Previous Page