Adoro viaggiare in treno. Non so esattamente che cosa mi attiri. Sarà il fatto che il resto del mondo rimane fermo e la sua parte più vicina alle rotaie si trasforma in una striscia di colore sfuocata. Sarà il fatto che adoro seguire il ritmo monotono dei cavi del telefono. O sarà il fatto che i treni Virgin sono 1000 volte meglio dei treni italiani (pubblicità occulta, a me gli occhi: viaggia Virgin, viaggia Virgin.) O sarà il fatto che sto tornando a Londra. Addio Birmingham! Ho infatti finito il documentario al quale stavo lavorando e tornerò ad avere un vita sociale dopo 2 mesi di latitanza. Stappiamo lo champagne! Ma che si festeggia? A parte il ritorno del re (che sarebbe…. io!) non c’è nient’altro da celebrare. Specialmente il Santo Natale. Infatti, odio il Natale. Niente di grave, non vi preoccupate. È solo che penso che sia la festa peggiore sulla faccia della terra. Dopo San Valentino (ma solo perché sono zitello, se avessi la fidanzatina lo odierei più del Natale). Il motivo è abbastanza semplice da spiegare. Tralascio le cose scontate del tipo “festa religiosa che trasformata in una festa del consumismo” e tutte quelle puttanate catto-comuniste. I problemi sono principalmente 2: i prezzi dei biglietti aerei delle cosiddette compagnie low cost e ultimo il concetto del regalo di Natale. Il mio lavoro non mi permette di prenotare il biglietto con mesi e mesi in anticipo e quindi con un solo mese di preavviso mi sono dovuto comprare un biglietto Ryanair (altra pubblicità occulta, a me gli occhi: vola Ryanair, vola Ryanair.) e indovinate quanto mi hanno fatto pagare??? £197!!! LOW COST sto ceppo…. ho seriamente pensato di farmela a nuoto per un po’. Poi mi son ricordato di essere un mezzo uomo e ho cacciato fuori la grana! Ma questo non è l’unico problema. Infatti, il mio cruccio numero due riguarda i regali. Farli o riceverli, vi chiederete? Farli e riceverli, vi rispondo. Lo so, tutti adorano ricevere regali. Io no. O meglio, mi piace se mi piacciono le cose che mi vengono regalate. Ecco la mia vena da bastardo opportunista che esce fuori. Ma aspettate prima di giudicare. Quello che voglio dire è che se una persona mi conosce, sa cosa regalarmi e farmi felice. E sono piccole cose che mi fanno felice, non voglio regali multimiliardari. Se una persona ci si mette d’impegno, riesce a farmi regali piacevoli. Se non ci pensa, è tutto un po’ un disastro. In più non riesco a fare finta di apprezzare quello che ho appena scartato, se il regalo mi fa pietà. Non vi dico le tensioni il giorno di Natale. Per questo motivo ho iniziato a praticare una frase standard che mi permetterà di fingere entusiasmo. Permettetemi però di non dirvela, la rete ha occhi e orecchie. Inoltre, ad aggravare il mio odio smisurato per il Natale c’è il fatto che sono totalmente negato a comprare regali per alcune persone importanti nella mia vita: nonna, mamma, papà e uno zio. La mia tattica è sempre la solita. Con la scusa di essere lo straniero di casa e non avendo la minima idea di che cosa possa far felice mia nonna, delego il tutto a mia sorella e poi facciamo fifty-fifty. Fortunatamente, mia sorella e il ragazzo sono facili e anche i miei amici. Generalmente i regali per loro li prendo in Inghilterra, ma avete visto il casino di gente che c’è in centro a Londra in questo periodo??? Oxford Street è un carnaio. Migliaia e migliaia di anime si affollano per fare acquisti. La sola idea di andare a fare shopping natalizio là mi fa venire il malditesta. Odio il Natale! L’unica cosa che mi piace del Natale è che torno a casa. Mamma butta la pasta, fra 3 settimane sono là.
Passo e chiudo.
G x
Il Marziano
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