Si chiama “The Sun” ed è il più diffuso tabloid inglese. Tra i quotidiani inglesi ricopre il ruolo che Studio Aperto ha tra i telegiornali italiani (tanto che tre quarti della prima pagina odierna titolano “£1M Sun Poker”, pubblicità di un gratta e vinci incluso all’interno).
Si chiama “pagina 3 del Sun” e ogni giorno vi compare una modella seminuda. Esisteva, esiste ancora forse, in Italia un giornale chiamato Teletutto, che sotto le veste di una rubrica televisiva con palinsesti e orari, inseriva donnine nude con la stessa gratuità.
Si chiama Ruthie ed è la modella scoperta pochi giorni fa nella pagina 3 del Sun.
Sedevo nel treno che da Wimbledon Park mi portava a Wimbledon, visita di massimo venti minuti per un’urgenza bancaria. Senza Ipod. Senza libro. Senza Sudoku. Senza nulla da fare. Quand’ecco di fianco a me una copia stropicciata del giornale The Sun. Prendo e sfoglio. Neanche il tempo di entrare nello spazio approfondimenti, che questo capolavoro della natura mi compare davanti e io cerco di assumere lo sguardo di chi legge un editoriale di Panebianco nel Corriere, ma mi scoppia il sorriso inequivocabile di chi ha dato un senso alla sua giornata (e in un giorno senza lavoro, con pioggia incessante e con un filo di febbre a impesantirmi la testa, è il massimo che mi poteva succedere).
Di tipe come questa, in negozio, me ne compaiono davanti due, massimo tre al giorno. Quando non le vedo, la voce circola comunque nel piano, dove siamo tutti ragazzi; l’atteggiamento professionale significa niente 360° di rotazioni collo, niente accenni di inseguimento. Anche quando mi guardano con occhi diversi dal solito, con quello che si potrebbe definire interesse, riesco perlopiù a scambiarci due battute.
Sarà sicuramente l’abitudine alle bellezze tipicamente mediterranee, ma io per queste ragazze ho un debole particolare.
Le varietà di azzurro che hanno i loro occhi, che quando sono color ghiaccio mi lasciano imbambolato a scoprirne le più sottili sfumature.
Le varietà di biondo dei loro capelli, la più chiara delle quali in Sardegna non penso di aver mai visto, capelli talmente biondi che sembrano bianchi.
Ma la cosa che preferisco è la morbidezza dei loro visi; morbidezza dei nasi, dei tagli d’occhi, delle labbra, dei menti.
La pagina 3 del Sun è una specie di istituzione inglese, come del resto lo è questo giornale. Nella mia vecchia università, dove il Manifesto girava tra i banchi insieme ai santini di Lenin, la pagina 3 e tutto il suo contorno verrebbe definita una sovrastruttura, cioè un prodotto del potere per soggiogare le menti dei giovani e distoglierli dai grandi problemi del mondo.
A pagine 5 effettivamente ci sarebbe un articolo di due pagine sulla guerra in Iraq, ma dopo aver visto la giovane Ruthie, 21 anni portati benissimo, a me, dei morti in Iraq, della guerra per il petrolio, dei poveri che diventano più poveri e dei ricchi che si fanno più ricchi, mi frega poi qualcosa???