Amici lettori vicini e lontani. È più di un anno che questo blog sforna articoli con frequenza più o meno regolare. Ora è venuto il momento di fare i conti.
Sono ufficialmente in gara per un concorso letterario. Siamo tutti scrittori della rete, gente senza nome, senza volto che ha collezionato nel tempo una schiera di lettori affezionati. Abbiamo scritto tutti un libro e puntiamo ai primi tre posti. Puntiamo alla pubblicazione cartacea delle nostre cose.
Siamo più di cento e il regolamento prevede una smaltimento a trenta finalisti, che verranno giudicati da una giuria di esperti. Lo smaltimento è decretato da una giuria on-line. Dovrebbero essere lettori disinteressati che leggono cento e più opere da cento pagine ciascuna, ma nessuno ci crede. Neanche gli organizzatori. Alla fine arriverà in finale chi ha più amici, una famiglia numerosa e soprattutto (nel mio caso) una folta comunità di lettori. Ci ho pensato molto prima di inserirmi in questa caccia al voto. Ci ho già sbattuto la testa con questi concorsi dalla giuria (o mezza giuria) on-line e ho sempre preferito farmi da parte. Stavolta no. Forse perché gli organizzatori sono pienamente consapevoli del sistema (e lo promuovono pure), forse perché con la coerenza ho un rapporto conflittuale, forse perché ho bisogno di qualcosa in cui credere, visto che Sheva si è rovinato la carriera venendo al Chelsea. Alla fine il concorso prevede questo: marchettare. E siccome io mi adatto a tutto ecco la mia marchetta.
Un anno fa mi proposi di pubblicare un libro entro il Settembre 2007. Il libro c’è. Ho fatto una raccolta dei pezzi migliori del mio blog, li ho corretti, limati, ampliati, ci ho creato una storia, ho inventato qualcosa ed è uscito un mini diario-romanzo di cento pagine, il limite consentito dal concorso. Non è il massimo, ma è quanto di meglio potessi fare nel poco tempo che ho avuto. Si intitola LONDON CALLING.
A tutti coloro che hanno riso e sorriso delle mie storie.
A tutti coloro che si sono commossi.
A tutti.
Cercatemi qui https://www.scrittomisto.it/granpremio Sono tra gli ultimi(gli ultimi saranno i primi).
Leggete, se volete. Alla fine come scrivo lo sapete, quello che ho da dire lo sapete. Potete anche votare alla carriera. C’è bisogno di una piccola registrazione, con cui avrete poi un codice con cui votare. E poi viva la democrazia!
Sono una zoccola, lo so. Ma di classe.