Se avete iniziato la vostra esperienza di genitori in Italia e ora la proseguite in UK, ecco quattro cose che dovete sapere:
L’assenza della figura del pediatra
In Italia, il pediatra è obbligatorio per i bambini fino ai 6 anni, mentre dai 6 ai 14 anni la scelta può essere tra pediatra e medico di famiglia. I genitori, inoltre, possono contattare la guardia medica, negli orari in cui l’ambulatorio del pediatra è chiuso.
In Inghilterra, è possibile registrare un neonato presso un GP (l’equivalente del medico di base italiano), il quale diventerà la figura sanitaria di riferimento per il bambino. Sarà lui che, se lo riterrà opportuno, attiverà la procedura per fissare un appuntamento con un pediatra o un altro specialista (chiamata referral).
E’ utile ricordare che esistono comunque altri professionisti, che hanno il compito di promuovere la salute nell’infanzia, come la health visitor o la midwife (nelle prime settimane di vita del neonato).
Utilizzo di farmaci
I medici inglesi tendono a prescrivere meno farmaci rispetto a quelli italiani. In caso di tosse, un pediatra italiano potrebbe consigliare la somministrazione di sciroppo e l’utilizzo di aereosol; un GP inglese, invece, si limiterà a dire che la tosse deve fare il suo corso e suggerirà l’uso di Calpol (paracetamolo per bambini).
La stessa cosa si può dire della gravidanza: in questo paese è meno medicalizzata (nel senso che alle donne incinte sono offerti un numero inferiore di esami di routine).
Atteggiamento nei confronti dei bambini
In Italia, dimostrazioni d’affetto nei confronti di bambini altrui sono un’abitudine generalmente accettata. Soprattutto le persone di una certa età, non pensano due volte a fare dei complimenti ad un bambino e, magari, abbracciarlo (anche se sono dei perfetti sconosciuti).
In Inghilterra, esiste una sorta di “regola tacita”, secondo cui il contatto fisico con i figli altrui dovrebbe avvenire se strettamente indispensabile (ad esempio, in caso di pericolo). Di conseguenza, un estraneo difficilmente si permetterà di prendere in braccio un bambino.
Le polizze e le procedure scolastiche rispecchiano questo atteggiamento: gli insegnanti non possono essere da soli con un alunno (si richiede la presenza di almeno un altro adulto) e devono limitare il contatto fisico con gli studenti a situazioni in cui sia necessario.
Confidentiality
Nelle scuole e nelle varie strutture educative il personale deve aderire ad una rigida Confidentiality policy. Ciò significa che le informazioni sono divulgate, solo se sia ritenuto necessario. Nel caso in cui ci fosse un litigio tra due studenti e uno venisse colpito, ad esempio, la scuola dovrebbe omettere di comunicare il nome dell’aggressore ai genitori dell’altro bambino.
Di conseguenza, se l’insegnante discutesse la situazione di un alunno con altri genitori, potrebbe rincorrere in sanzioni disciplinari.