Dato che si trovava in posizione strategica tra la District e la East London Line, ho deciso di recarmi alla Chisenhale Gallery, per vedere il nuovo lavoro di Dryden Goodwin.
La galleria occupa un vasto spazio che un tempo era una fabbrica (non so di cosa) dell’East End. Camminare a piedi dalla stazione di Mile End e’ stata un’esperienza insolita, pensavo di ritrovarmi in un quartiere piu’ dodgy, ma alla fine il sole splendeva nei parchetti, la brezza faceva girare le eliche della turbina dell’Ecology Centre e i giardinetti e i davanzali delle case apparivano ben tenuti.
La galleria dal di fuori sembra un garage, magari a suo tempo lo e’ anche stato.
La porta, una saracinesca in lamiera, tirata giu’, con appiccicato un cartello che recitava “the gallery is open, please ring the bells”, immetteva nel corridoio buio e in pendenza massima della reception.
Ma dietro quella si apriva inaspettato uno spazio enorme, bianco e luminoso, pieno di suoni.
Flight , il nuovo video di Goodwin, e’ una mescolanza di immagini in movimento e disegni animati, piccoli segni tracciati a china che ridefiniscono la trama delle cortecce degli alberi, sottolineano i profili della citta’ che si allontana, dissimulano i tratti nei volti di viaggiatori notturni, seguono le onde del mare, ridisegnano l’orizzonte su nel cielo.
Bello, emozionante, mi e’ piaciuto… resto a guardarlo un’altra volta, poi esco dalla galleria.
In lontananza svettano azzurrini i grattacieli di Canary Wharf e laggiu’, subito dietro quelle torri di vetro e acciaio, c’e’ casa mia.
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