Leggere attentamente le avvertenze: questo e’ un blog di protesta.
Un po’ lagnoso. Al limite un po’ rompipalle.
Per niente picci’.
Per varie ragioni, ma particolarmente perche’ mi hanno rovinato un pranzo.
E a me da’ fastidio, quando mi rovinano il pranzo.
Ieri, circa la mezza, i tre canali di attualita’ BBC 24 hours, channel 4 e Sky in un raro momento nel quale non trasmettono previsioni del tempo, sport o pubblicita’, trasmettono veramente il telegiornale.
Tutti e tre con lo stesso argomento.
A me e’ sempre sfuggito come mai qualcuno debba mettersi davanti alla tivvu’ per apprendere tutti i dettagli su come, a un oceano di distanza, qualcuno abbia deciso di fare un massacro. Per cui cambio subito canale, posto che la triste notizia mi sembra presto detta e tutto cio’ che va oltre mi sembra alquanto macabro, squallido anzicheno’ e francamente un po’ da guardone. Poi sto mangiando, e il mangiare e’ un pilastro della civilizzazione occidentale, un atto da consumare in serenita’, altrimenti fa male alla digestione. Poi mi da’ fastidio la vista del sangue, anche se non lo vedo. Poi mi da’ fastidio lo sciacallaggio. Dunque lascio perdere, passo ai documentari, dopo un 20 minuti e quasi alla fine del mio sereno pasto torno bel bello sui canali di informazione per sentire un po’ di, ehem, telegiornale. Sai com’e’, mi dico, abbiamo piu’ di un paio di aree calde nel mondo, gente che vuole giocare con le atomiche, piu’ di un paio di conflitti in atto, in casa abbiamo un Ministro della Corona in guai seri, una possibile lotta per chi sara’ il nuovo Primo Ministro e piu’ in generale un pianeta nel quale succedono un sacco, ma veramente un sacco di cose, per cui saranno ormai passati ad altro……
Invece no, e’ come se il mondo si fosse fermato. Channel 4 sta ancora in diretta con l’America, Sky non ne parliamo e perfino BBC 24 hours, che dovrebbe avere un profilo un po’ piu’ di classe, volteggia ancora sopra i cadaveri descrivendo eleganti circoli pagati dagli abbonati. Le tivvu’ infatti sono come gli avvoltoi: accorrono in massa quando c’e’ odore di morti e restano li’ finche’ ognuno di loro non si e’ abbondantemente saziato dei cadaveri. Ovviamente non lo fanno perche’ ci sono dei sadici o guardoni nelle loro redazioni (ci saranno pure, ma non conta), ma perche’ questo e’ quello che vuole il pubblico: sangue fresco quando c’e’, altrimenti basta un rialitiscio’, una manica di idioti esibizionisti, lobotomizzati e analfabeti in un container o in un altro posto strano e dopo qualche giorno l’intera nazione avra’ modo di dar sfogo ai peggiori istinti.
Tiratemi fuori di qui. Ma perche’ ci sei venuto. E soprattutto, chissenefrega.
Ma questo non e’ il peggio: gente di basso o infimo livello culturale non e’ mai mancata, le chiacchiere tra vecchie sono vecchie come il mondo, il sottobosco dell’informazione squallida e’ sempre esistito. Quello che e’ grave e’ che tutto questo e’ diventato la regola, accettato universalmente, “meinstrim”, apertura del giornale radio; quello che e’ grave e’ che un canale come la BBC non riesce a fare altro che stare ore a volteggiare su dei cadaveri di un episodio di cronaca; che quello che un idiota ha detto a un altro idiota in un container diventa la notizia di apertura di un giornale radio della stessa BBC; che queste cose diventano parte della vita quotidiana della gente, crescendo una generazione che veramente pensa che sia importante fare una diretta di ore per un esaltato violento, o che le opinioni di persone con qualifiche e intelletto al massimo sufficienti a pulire cessi abbiano una qualunque importanza.
Il chiasso mediatico, intanto, prepara il prossimo esaltato: anche lui in tivvu’, anche lui sotto i riflettori del mondo, anche lui nella storia, domani miliardi di persone sapranno il mio nome, forse maicolmur mi fa un documentario: e via tutti a mangiarci sopra, anche maicolmur che veramente non ne ha bisogno.
Questa volta ho scelto di reagire in maniera diversa: ho scelto di non sapere; evitero’ accuratamente i soloni che dicono tutto quello che in un mondo perfetto non dovrebbe succedere e come si sarebbe potuto evitare la strage, perche’ il mondo non e’ perfetto e le stragi succedono. Evitero’ accuratamente gli immancabili dibattiti sulle armi negli Stati Uniti, perche’ qualche decina di morti dopo otto anni da columbine – quando nel frattempo nei soli SU sono morti in piu’ di 300.000 (tre-cen-to-mi-la) in incidenti stradali – mi spiace se sono crudo ma nemmeno cominciano a diventare un argomento pro o contro le armi. Evitero’ di sapere quanti sono i morti, o i feriti, o come si chiama il posto o se maicolmur fara’ un altro documentario, sperabilmente aiutando per la terza volta un Repubblicano a diventare Presidente. Un altro squilibrato si e’ messo a sparare, e in un Paese nel quale quarantamila persone l’anno muoiono in incidenti stradali (tra i quali 4.000 motociclisti , molti dei quali perche’ senza casco) questa sara’ l’isteria del giorno, e giu’ con le urla, il sangue e l’accompagnamento chiassoso cosi’ caro agli avvoltoi televisivi e ai guardoni televedenti.
Io mi guardo un documentario e spero, un giorno, di avere di nuovo canali di informazioni seri invece di gente che apre il telegionale con la lite da container, o resta ore su un episodio di cronaca, o passa la meta’ del tempo su sport e previsioni del tempo.
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