Anni Cinquanta, Sessanta e Settanta.
Gli anni in cui “moderno” era troppo spesso sinonimo di “brutto”.
Secondo il parere, si suppone, particolarmente di architetti e urbanisti.
Giro per la “mia” Londra (mi permetti, vero? Io amo questo posto…) ed e’ difficile vedere un quartiere che non sia stato ferito in omaggio alla “modernita'” di allora.

Hyde Park, vicinissimo a dove abito. Una torre di cemento, uscita dagli incubi di un matto, troneggia sul parco e sulle pacifiche casette di Knightsbridge come una torre di sorveglianza di un qualche oscuro Grande Fratello, intento a spiare il tuo sonno. Sono le Knightsbridge ( o
Hyde Park) Barracks, regalate al mondo nel 1970, evidentemente considerate indispensabili alla sicurezza del Paese o forse (temo) all’epoca viste semplicemente come moderne e attraenti. Oggi sono state votate tra le “top ten eyesores” britanniche.

Oppure scendete giu’ per Haymarket, tra nobili edifici dell’Ottocento, facciate in pietra, teatri e ristoranti; un’atmosfera da Inghilterra vecchia e nobile, imponente ma gentile, che ti fa pensare alla regina Vittoria, Oscar Wilde, Elgar. In fondo, sulla destra, un mostro di vetro e cemento. La New Zealand House venne completata nel 1959 sul sito dove era stato il Carlton Hotel, distrutto dal Blitz. Diciotto piani, l’unico multipiano dei dintorni.Brutto come la fame anche a metterlo a Slough; ma assolutamente, imperdonabilmente, ferocemente fuori posto tra Trafalgar Square e Pall Mall, come se qualcuno avesse deciso di erigere un monumento al cattivo gusto suo e della sua epoca. Mi auguro che l’architetto che lo ha progettato, e gli urbanisti che lo hanno approvato, siano condannati in una specie di girone dantesco a mangiare cemento e vetro finche’ il mostro non sara’buttato giu’ e giustizia fatta.

Cromwell Road, venendo dai musei. Una torre enorme, grigia come il cielo dei giorni peggiori, domina Kensington (a nord) e South Kensington (a sud). Non puoi non vederla, e’ un pugno in un occhio di dimensioni assolutamente sproporzionate al quartiere. E’ l’Holiday Inn, quando abitavo la’ dietro (poco) affettuosamente chiamato “il mostro”; tenevo le tende della camera da letto parzialmente tirate perche’ la prima cosa che vedevo, la mattina, non fosse lui. Un altro lotto distrutto dalle bombe, mi hanno detto. Ma non date la colpa ai tedeschi, il danno peggiore l’avete fatto voi, dopo.

Obbrobri del genere stanno un po’ ovunque e per qualche anno e’ stato un fiorire di incubi: multipiani come la Oxo Tower, la BT Tower, il City Point sulla prospettiva di Oxford Street, l’indimenticato complesso del Barbican; oppure edifici di bruttezza piu’ “modesta”: mai notato l’edificio dove sta la fermata metro di Sloane Square? Il Waterstone’s di Piccadilly? La Bowater House all’incrocio tra Sloane Street, Knightsbridge e Brompton Road?

Mi chiedo se noi, anche nello stato piu’ degradato, faremmo una cosa simile a Via della Scrofa o a Trinita’ dei Monti.

Ma niente paura, gia’ si intravede una luce in fondo al tunnel…..la Bowater House sta per venire demolita o rifatta, come altri due orribili edifici coevi lungo la Brompton Road. I nuovi edifici hanno spesso facciate in pietra, assai piacevoli e in armonia con gli edifici circostanti (bell’esempio sulla Brompton road, oppure l’ edificio in Piccadilly proprio di fianco a Waterstone’s). E’ che una giustizia lenta ma implacabile ha reso queste creature difficili da affittare a prezzi decenti, per cui e’ solo una questione di tempo e la dinamite si prendera’ tutto o quasi. I nuovi edifici sono fatti assai bene, hanno facciate che non scimmiottano le epoche passate ma le rispettano, si integrano col paesaggio circostante, sono un omaggio a ieri che riflette il Bello di oggi e si vede che vuole conviverci in armonia.
Ci vorra’ tempo, ma tra qualche decina d’anni Londra sara’ depurata della maggior parte di queste scorie urbane.

Io glielo dico, alle Knightsbridge Barracks, ogni volta che ci passo davanti…..