Rapporto di coppia, matrimonio, vita da single, angosciosi viaggi all’IKEA (guai a voi se leggete aikia perche’ dalle “nostre” parti si chiama LLIHEA), situazione politica italiana (che e’ la stessa di quando ce ne siamo andati), conduttori televisivi (che sono gli stessi di quando ce ne siamo andati), veline e calciatori (con lo stesso IQ di quando ce ne siamo andati) e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Questi sono stati i temi toccati mercoledi scorso a Spitalfields da Paolo Migone.
Comicita’ semplice e genuina in ambiente intimo e casereccio.
Un grande comico, un piccolo palco, tanta voglia di ridere.
Per poco ho creduto di essere in Toscana.
Ricordi di giornate estive trascorse nella provincia livornese, da Calafuria alle famose “spiagge bianche”, dove grazie agli scarichi della fabbrica Solvay sembrava di essere ai Caraibi.
Ricordi di risate leggendo il “Vernacoliere”, settimanale umoristico livornese, e la voglia di comprarlo alla prossima occasione.
Un Paolo Migone in ottima forma, che ci ha allietati per piu’ di due ore.
Anche la manager inglese del locale e’ salita per dare un’occhiata. Incuriosita dall’eco di risate italiane, si e’ messa in un angolo e non se ne e’ piu’ andata. Non ha capito neanche una battuta, ma ha seguito il mimo di Paolo e ha riso con gli altri.
Bella serata, penso tutti si siano divertiti, Migone per primo.
Chissa’ se tornera’ a trovarci, secondo me gia’ gli manchiamo!
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