Ehi…ppsss….dico a te…. posso darti un consiglio? Su, lo so che hai un sacco da fare coi regali, ma in fondo il tempo di cliccare qui lo hai trovato, no?
Be’, allora mi permetto, posso….?
Dunque, il mio consiglio e’…..
e’……
Dimentica i regali. Dimentica il famoso “stress natalizio” senza il quale, oggi, nessuno puo’ piu’ dirsi affermato o almeno occupato.
Dimentica gli orribili babbi natale motorizzati che agitano i fianchi all’entrata dei negozi piu’ kitch, minacciandoti con il loro ossessivo “jingle bells”.
Dimentica anche le piccole ipocrisie moderne, lo squallore della correttezza politica, i “season’s greetings”, visto mai qualcuno avesse un problema con “Merry Christmas”…..
Lascia stare gli acquisti. Fermati un attimo, sorridi, e pensa.
Pensa che qualcosa di enorme e’ accaduto. E’accaduto che io, te, tutti, siamo amati cosi’ tanto, siamo cosi’ al centro dei pensieri e delle preoccupazioni di Qualcuno, che Egli ha scelto di amarci nella maniera piu’ commovente, piu’ indelebile, piu’ totale: nascendo tra noi e morendo per noi.
Nulla di cosi’ grande era mai successo prima, nulla di cosi’ grande e’ mai successo dopo.
Alcuni lo hanno ritenuto un semplice profeta, altri ancora un truffatore e ciarlatano, oggi tantissimi lo ignorano o lo tengono al margine della propria coscienza, una non presenza ritenuta, se proprio se ne deve dare un giudizio (Dio, che imbarazzo…) discretamente “cool” ma sostanzialmente non percepita, come una maglietta del “Che” che chissa’ quanti indossano senza sapere neanche chi fosse.
Ma alcuni, allora e in ogni epoca, hanno capito.
Hanno capito che il Suo amore ci circonda; che e’ nostro piu’ di qualunque altra cosa sia nostra per diritto di nascita, inalienabile piu’ di qualunque altro diritto; che e’ incondizionato, assolutamente indipendente da cosa facciamo, dove sbagliamo, quanto spesso non capiamo; che e’ con noi sempre, nel mezzo delle nostre lacrime e dei nostri sorrisi, in ogni momento della nostra giornata; che non possiamo mai privarcene, perche’ e’ il nostro stesso essere, perche’ siamo fatti di quello; che non dobbiamo guadagnarcelo, perche’ e’ gia’ nostro da sempre, e per sempre; che ci avvolge come la luce circonda uno che dorme, meglio ha un incubo di desolazione e buio e dunque non la vede; che noi dunque non vediamo, e teniamo gli occhi chiusi, concentrati su quella che ingenuamente chiamiamo “realta’ ” e che e’, invece, illusione anche se sembra cosi’ solida, palpabile, a volte cosi’ dolorosa o assurda; che in qualche raro momento riusciamo ad aprire gli occhi, intuendo una luce radiosa e un amore al di la’ dell’immaginabile, troppo forti anche per i nostri sensi; ma che la vita poi ci riprende, i problemi, le preoccupazioni, le paure ci fanno di nuovo concentrare sul nostro mondo e siamo di nuovo li’, al buio, che cerchiamo la Luce.
Eppure la luce e’ sempre quella, ci ama sempre allo stesso modo, ci illumina e ci avvolge senza fare alcuna distinzione. Non le importa se la ignoriamo, non le importa se la offendiamo, splende immutabile ed eterna su di noi, perche’ e’ cio’ per cui siamo fatti e cio’ di cui siamo fatti.
Quando capisci, capisci una cosa da vertigine. Non e’ morto, collettivamente, per “noi”. “Noi” e’ un’entita’ molto astratta e non aiuta a capire.
E’ morto, individualmente, per me e per te.
Mi fermo a riflettere, e mi viene un brivido.
Per me. Per me. Per me.
E’ morto di amore per noi, per dirci che siamo fatti di amore, cioe’ di Lui; che siamo una cosa sola con il Suo amore per noi, cioe’ con Lui; che tutto cio’ che in noi e’ imperfetto, sbagliato, distorto non e’ veramente parte di noi, e’ solo un abbaglio, un temporaneo errore causato dagli occhi chiusi; anche se gli occhi chiusi causano la paura, che causa mille errori, mille difetti, infiniti crimini, che ci portano perfino ad ucciderlo! Ma non possiamo ucciderlo e non possiamo morire, perche’ siamo parte di Lui come lo siamo sempre stati, come lo saremo sempre.
L’evento piu’ grande di sempre, l’ineffabile cascata di amore che si e’ riversata su di noi, l’annunciazione di una gioia piu’ grande di quanto si fosse mai immaginato, di un amore piu’puro di quanto si avesse mai osato concepirlo, e’ ridotta sempre piu’ spesso a commento radiofonico sul grande impegno che e’ al giorno d’oggi, oh che tragedia, scegliere i regali. Non ho ancora sentito nessun commentatore radiofonico o televisivo spiegare al suo pubblico, sicuramente variegato e in parte all’oscuro anche dei fatti, che cosa e’ questo Natale e perche’ si fanno, i regali. Probabilmente sono imbarazzati, perche’parlare di Gesu’ a Natale, di questi tempi, sembra decisamente fuori luogo….. poi hai visto mai, potrebbe creare un problema, meglio evitare. Season’s greetings, allora…..
Lascia perdere i regali; chiuditi in una stanza e pensa alla stupefacente enormita’ di cio’che e’ successo; all’amore infinito che sta come dietro a un velo; alla luce che cerca ogni momento di raggiungerci e che non sara’ soddisfatta finche’ non ci sara’ riuscita, perche’ l’amore vero non chiede nemmeno di essere amato e siamo noi che dobbiamo, pian piano, aprire gli occhi, abituarci alla luce, accettarne l’amore.
Quando avremo capito che non c’e’ altro che luce e che l’assenza di luce e’ solo un niente con la persistente e a volte dolorosa apparenza di essere qualcosa, tutti i problemi della vita al buio (i dolori, le morti, la paura, tutto il male nasce dalla paura) faranno un po’ meno male e avranno perso un po’ del loro artiglio su di noi.
Certo non riusciremo ad aprire gli occhi dall’oggi al domani: siamo imprigionati nel buio come il pulcino dentro l’uovo, e’ la nostra, come si dice, “realta'”. Il pulcino prova e prova e insiste e insiste, e arriva il momento nel quale vede la luce. Ma i suoi parenti piangono e io non capisco mai bene il perche’; a parte il fatto che, evidentemente, sono ancora al buio.
E dunque, se accetti il mio consiglio, lascia perdere i regali, lo “stress natalizio”, le chiacchiere dei giornalisti e i “season’s greetings”.
Pensa a cio’ che e’ successo, e piangi lacrime di gioia.
Vedrai che avrai una bella luce negli occhi, quando dici “Merry Christmas”….