Mi si chiede, parlo e spiego che dovrei correre e dovrei saltare, tirando verso un traguardo, guardando uno scopo, questo ho sempre fatto… motivazioni… motivazioni per fare, per stare e per andare… negli occhi tristi di chi mi guarda dall’altra parte di un vecchio tavolo tra bicchieri vuoti e da finire… cerca di capire e di farmi capire, buttare su un foglio che non c’e’ parole che per altri hanno poco senso. Consigli… a me non servono… io devo capire. E poi una luna che guarda… una brace rossa tra riccioli di fumo… un soffio in alto tra pensieri e domande che restano nascoste, ma poi non troppo… mente e cuore bisticciano su una direzione che non c’e’… da prendere non si sa bene quando… scegliere battaglie… meglio, snocciolo battaglie che non possono essere combattute, non fino in fondo… vanno attese collezzionando speranze… camminando con la mente su e giu, disegnando un infinito… senza sapere cosa sia meglio sperare… chiudere gli occhi e vedere…
Torna la frase su una chitarra a Verona… Vago nel folto di fronde in delirio e sorrido perche’ domani sollevero’ piu’ pesi, saltero’ piu’ in alto, correro’ piu’ veloce e piu’ a lungo… faro’ ancora piu’ paura quando rabbia passera’ dietro a miei occhi… ma oggi no, stasera no.
E’ stato un bel week end.