” Mpf… ma quando arriva ‘sta borsa?… Tra gli ultimi a fare il check-in… tra le ultime valige a salire sul carrello, quindi tra le prime ad essere caricate sull’aereo, tra le ultime ad essere scaricate sul carrello… quindi tra le prime ad essere caricate sul nastro… e allora ‘ndo sta’??… mpf… sono gia’ in ritardo per il barbeque”
Ci sono alcune cose che porto sempre con me, ogni volta che torno da questa parte della Manica… sigarette, qualche sorta di salume e qualche latticino… a volte qualche bottiglia di vino, tipicamente cose da spartire con gli amici inglesi e non… ma nn solo, spesso approdo in Inghilterra anche con la promessa a me stesso che nn faro’ piu’ una coda, a meno che nn ne vada della mia vita, e con un generale e profondo risentimento verso ogni altro individuo appartenente alla specie umana, in particolar modo verso quei cosetti piccoli e dall’equilibrio incerto che vanno in giro urlando e ai “viaggiatori della domenica”. Quest’ultima specie si riconosce piuttosto facilmente, ahime’ spesso parla pure italiano… tipicamente si mettono in coda all’imbarco prima ancora che l’aereo sia atterrato, se ci sono due code distinte a seconda del numero sulla carta di imbarco, li trovi sempre nella coda sbagliata
‘Che so’ fessi ‘sti inglesi che se ci sono due code si mettono tutti da ‘na parte, Ninooo, eh vieni che di qui nn c’e’ nessunooo!’
devono cercare la carta d’identita’ per 10 min dopo che gliel’hanno chiesta, sull’aereo nn si levano dal corridoio centrale fino a quando nn hanno sistemato lo zaino nel vano sopra la testa, chiesto al compagno di avventura se gli serve qualcosa prima di chiudere e salutato l’amico che e’ appena salito. Finalmente seduti nn vedono l’ora di interagire con gli altri amici seduti dall’altro lato del corridoio… e poco importa se ci sei tu nel mezzo. Domenica ho viaggiato letteralmente circondato da un gruppo di amici anglo-italiani che tornavano da un matrimonio… rumorosi come gli italiani e ubriachi come gli inglesi… la scritta in brillantini “Just married” sul cappellino dei due alla mia sinistra mi era sfuggita fino a quando nn me l’hanno fatta notare loro indicandola e affermando felici ed orgogliosi “E’ vero!”
Ovviamente i “viaggiatori della domenica” sono anche quelli che saltano in piedi nn appena l’aereo ha toccato terra, perche’ convinti che prima uno si alza, prima scende, e forse per questo cercano di tramortire quanti piu’ passeggeri possibile tirando giu il bagaglio a mano…
“Finalmente, ecco la borsa… finalmente fuori… sgrunt”
“Ecco il treno… ahhh, 4 posti con tavolino nel mezzo tutti per me… libro…”
“Scusa, e’ libero?”
Alzo lo sguardo dal libro… “Si, certo” … mentre ancora sorrido , lei si volta indietro e un
“DANIELEEEE, forza, smetti di giocare e vieni che il signore ha detto che e’ liberooo” rieccheggia nel vagone… il sorriso sparisce e lascia posto a un’espressione di terrore mentre un pensiero affiora immediato:
“Non ho piu’ batteria nel lettore mp3!”